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Francesca Pascale e il retroscena su Berlusconi: “Volevo farlo pedinare da un investigatore, ma rifiutò l’incarico”

L’ex compagna del Cavaliere parla della sua gelosia in un’intervista. Spiò il suo cellulare in più occasioni e tentò di assoldare un investigatore privato, che però rifiutò l’incarico : “Disse che non poteva aiutarmi perché il presidente del consiglio non si poteva seguire”.
A cura di Sara Leombruno
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Francesca Pascale torna a parlare in un'intervista del suo rapporto con Silvio Berlusconi. L'ex compagna del Cavaliere ha confessato di essere sempre stata molto gelosa di lui, tanto da spiare il suo cellulare in più occasioni. Poi, il retroscena sull'investigatore privato, che però rifiutò l'incarico: "Disse che non poteva aiutarmi perché il presidente del consiglio non si poteva seguire".

La gelosia di Francesca Pascale

Ospite nel programma Maschio Selvaggio su Rai Radio2, Pascale ha confessato episodi inediti della sua relazione con Silvio Berlusconi, durata ben 15 anni:
"Io spiavo il suo cellulare per vedere se qualcuno gli scriveva. Non era ancora la generazione degli smartphone, era ancora il vecchio Samsung. Vedevo questa lucina dai pantaloni che brillava e già capivo chi era. Pensa che inferno, un disastro", ha spiegato. Ma il retroscena più curioso riguarda la vicenda dell'investigare privato che tentò di assoldare per pedinarlo. Lui, però, rifiutò l'incarico non appena scoprì l'identità della persona che avrebbe dovuto tenere sotto controllo: "Questo signore disse: ‘’vabbè signora, non la posso più aiutare perché il presidente del consiglio non si può seguire’’.

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La prima notte d'amore

Non è la prima volta che Francesca Pascale racconta dettagli inediti sulla sua relazione con il leader di Forza Italia, venuto a mancare a giugno del 2023. Nel corso di una vecchia ospitata a Storie di Donne al Bivio con Monica Setta, la politica parlò della loro prima notte d'amore. A baciarlo fu lei per prima in una serata che trascorsero insieme ad Arcore a guardare la televisione: "Gli dissi ‘ti desidero'. Lui mi guardò perplesso, ‘potrei essere tuo padre forse tuo nonno'. Non mi lasciai incantare e passammo la nostra prima appassionata notte d'amore", disse. Il mattino seguente trovò un brillante "ma soprattutto un uomo che voleva stare con me e capirmi".

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