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È morto Renato Casaro, l’illustratore che dipinse il cinema aveva una broncopolmonite: sue le locandine più iconiche

È morto Renato Casaro, l’illustratore era noto per le sue iconiche locandine cinematografiche. Si è spento a 89 anni, era ricoverato per una broncopolmonite all’ospedale di Treviso. Amato a livello internazionale, aveva tra i suoi estimatori anche Sergio Leone, Quentin Tarantino e Francis Ford Coppola. Sue le locandine di film cult come Balla coi lupi e C’era una volta in America.
A cura di Daniela Seclì
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Renato Casaro e la locandina di Balla coi lupi
Renato Casaro e la locandina di Balla coi lupi

È morto Renato Casaro, l'illustratore era noto per le sue iconiche locandine cinematografiche. Si è spento a Treviso, sua città d'origine. Avrebbe festeggiato i suoi novant'anni il prossimo 26 ottobre. Nel corso della sua lunga carriera si è imposto come il più noto cartellonista italiano. Era amato anche a livello internazionale. Tra coloro che avevano apprezzato le sue opere anche Sergio Leone, Quentin Tarantino e Francis Ford Coppola.

Renato Casaro era ricoverato per una broncopolmonite all'ospedale di Treviso, come riporta Ansa. Da alcuni giorni le sue condizioni di salute si erano fatte sempre più preoccupanti, fino alla morte sopraggiunta nella notte tra lunedì 29 settembre e martedì 30 settembre. Casaro aveva mosso i primi passi della sua carriera a 17 anni, disegnando gratuitamente le locandine del cinema Garibaldi di Treviso. Il suo immenso talento lo ha condotto da lì al panorama internazionale. Casaro, infatti, ha collaborato con le più grandi case di produzione di Hollywood. Tra i suoi estimatori anche Franco Zeffirelli e Claude Lelouch.

Le locandine più iconiche di Renato Casaro. L'illustratore che dipinse il cinema ha donato gran parte della sua produzione al Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso, che ha allestito una sala permanente dedicata a lui, dove è possibile ammirare le sue opere. Tra le locandine più iconiche che portano la sua firma anche Il nome della rosa, C'era una volta in America, Il tè del deserto, Papillon, Un borghese piccolo piccolo, Lo chiamavano Trinità, Amadeus, L'ultimo imperatore e tante altre. Tra i riconoscimenti ricevuti durante la sua carriera anche Il ciak d'oro come miglior manifesto per Opera di Dario Argento vinto nel 1988 e per Il tè nel deserto di Bernardo Bertolucci vinto nel 1991. Nel 1992 è stato tra i vincitori dei Jupiter Awards come miglior manifesto per Balla coi lupi di Kevin Costner.

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