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Oppenheimer, la storia vera del padre della bomba atomica che ha ispirato il film di Nolan

Chi era Robert Oppenheimer, il fisico a cui è dedicato l’ultimo film di Cristopher Nolan e che viene interpretato nella finzione da Cillian Murphy. Fu il padre della bomba atomica e se ne pentì subito dopo aver visto la distruzione causata su Hiroshima e Nagasaki.
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Robert Oppenheimer è una delle figure di spicco del secolo scorso: fu il padre della bomba atomica. Il fisico, a cui è dedicato l'ultimo film di Cristopher Nolan "Oppenheimer" (nelle sale dal 23 agosto), viene interpretato nella finzione da Cillian Murphy. È nato nel 1904 a New York, da famiglia ebraica emigrata dalla Germania. Già a 12 anni dimostrò le sue attitudini, chiamato a discutere dalla New York Mineralogical Club che non si aspettava di avere a che fare con un 12enne. Si occupava di fisica moderna, laureato con lode, e meccanica quantistica. Persona assai carismatica, amava usare un capello a calotta piatta. Era un accanito fumatore e infatti morì il 18 febbraio 1967 a Princeton, nel New Jersey, per un cancro alla gola. Fu a capo del progetto Manhattan, partito nel 1942, a seguito degli eventi di Pearl Harbor allo scopo di creare una bomba atomica. Il suo personaggio è considerato controverso in relazione al suo "pentimento", avvenuto dopo aver visto la distruzione creata dalle bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki.

La famiglia di origine ebrea e gli studi universitari

Robert Oppenheimer proveniva da una famiglia ebraica agiata. Suo padre, Julius Seligmann Oppenheimer, era un ricco imprenditore tessile. Sua madre, Ella Friedman, era un'esperta d'arte con un'istruzione a Parigi. Oppenheimer si laureò all'Università di Harvard e continuò la sua formazione di ricerca in Europa, a Gottinga, Leida e Zurigo. Ebbe quindi l'opportunità di studiare con i luminari della scienza: Percy Williams Bridgman, Max Born e Werner Heisenberg. Era legato anche da un'amicizia con Albert Einstein.

Oppenheimer insieme ad Albert Einstein.
Oppenheimer insieme ad Albert Einstein.

La direzione del progetto Manhattan affidata a Oppenheimer

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Oppenheimer venne scelto per dirigere il Progetto Manhattan, un programma di ricerca top-secret che aveva lo scopo di sviluppare la bomba atomica. La decisione degli Stati Uniti arrivò all'indomani degli eventi di Pearl Harbor. A nominarlo a capo del progetto, il generale Leslie Groves che conosceva le capacità di leadership e intelligenza di Oppenheimer, determinati per condurre il team di scienziati verso la creazione della bomba atomica. La squadra lavorò in un ranch nel New Mexico e in un terreno ad Alamogordo, nella contea di Los Alamos. Nel '43, infatti, sorse il Los Alamos National Laboratory.

La cover art del film di Cristopher Nolan dedicato a Robert Oppenheimer.
La cover art del film di Cristopher Nolan dedicato a Robert Oppenheimer.

Il Trinity test: "Sono diventato morte"

Il Progetto Manhattan si rivelò un successo dopo il "Trinity Test", il primo test nucleare riuscito nell'area di Alamogordo, vicino Los Alamos, nel luglio del 1945. Fu in quella occasione, dopo la detonazione che segnò di fatto l'entrata del mondo nell'era atomica, che Robert Oppenheimer disse le celebri parole diventate oggi un tratto distintivo soprattutto del suo pentimento: "Sono diventato morte, il distruttore dei mondi". Oppenheimer rilasciò un ricordo di quei giorni: "Sapevamo che il mondo non sarebbe stato più lo stesso. Alcune persone risero, altre piansero, la maggior parte rimase in silenzio".  

I bombardamenti su Hiroshima e Nagasaki

Il mese seguente al Trinity Test, le bombe Fat Man e Little Boy furono sganciate su Hiroshima e Nagasaki, causando devastazione e morte su una scala inimmaginabile. Questi eventi furono determinanti nel porre fine alla Seconda Guerra Mondiale, ma lasciarono una scia di distruzione e sofferenza oltre a causare il definitivo ripensamento di Robert Oppenheimer che subito dopo i fatti volle incontrare il presidente Harry Truman.

Il rimorso di Oppenheimer e le accuse di tradimento

In un incontro immediato dopo i fatti di Hiroshima e Nagasaki, Oppenheimer confessò al presidente Truman di sentire di avere le "mani sporche di sangue". A questo sfogo, il presidente reagì con estrema volgarità e stizza. Da quel momento cominciò il suo declino e il suo isolamento, manifestando preoccupazioni di continuo rispetto alle conseguenze di un uso in scala globale delle armi nucleari. La sua opposizione alla bomba all'idrogeno e le sue preoccupazioni morali lo resero una figura controversa agli occhi del governo statunitense. A peggiorare la sua situazione, lo sviluppo da parte dell'Unione Sovietica di un programma nucleare. Si arrivò al punto di pensare che Oppenheimer fosse una spia dei russi o avesse ospitato persone vicine al Cremlino negli anni del Progetto Manhattan. Il 28 giugno 1954 fu privato del nullaosta e fu quindi tagliato fuori dal suo mondo. Un nullaosta che gli è stato dato soltanto postumo, addirittura il 16 dicembre 2022, quando tutte le accuse di spionaggio sono finalmente cadute.

Quando e come è morto Robert Oppenheimer

Robert Oppenheimer era un accanito fumatore. Gli fu diagnosticato un cancro alla gola nel 1965, morì due anni più tardi a 63 anni. Si sottopose anche a chemioterapie ma senza alcun successo. I funerali si svolserso presso la Alexander Hall dell'Università di Princeton e vi parteciparono più di 600 tra collaboratori scientifici, politici e militari tra i quali Groves, lo scrittore John O'Hara e lo storico Arthur M. Schlesinger Jr. Le sue ceneri furono lasciate cadere in mare da sua moglie, a poca distanza dalla casa sulla spiagga di St.John.

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