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Braccialetto elettronico a Basciano, l’avvocato: “Lui e Codegoni si sono visti senza pericolo, chiederemo revoca”

Dopo il divieto d’avvicinamento a Sophie Codegoni disposto nei confronti di Alessandro Basciano dal Tribunale del Riesame di Milano e confermato oggi in Cassazione, l’avvocato del deejay spiega a Fanpage.it quali sono le prossime mosse che intende attuare in difesa del suo assistito.
A cura di Sara Leombruno
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Dopo il divieto d'avvicinamento a Sophie Codegoni disposto nei confronti nei confronti di Alessandro Basciano dal Tribunale del Riesame di Milano, l'avvocato del deejay spiega a Fanpage.it quali sono le prossime mosse che intende attuare in difesa del suo assistito. Il legale chiederà la revoca della misura cautelare, che fino ad ora era rimasta sospesa per consentire a Basciano di presentare ricorso. La conferma di tale misura, però, è arrivata oggi mercoledì 20 aprile con la sentenza della Cassazione.

Le parole a Fanpage dell'avvocato di Alessandro Basciano

Stando all'ordinanza del Riesame oggi confermata, Alessandro Basciano non potrà stare ad una distanza inferiore ai 500 metri dai luoghi frequentati dalla sua ex compagna, che lo aveva denunciato per stalking lo scorso novembre. Leonardo D'Erasmo, avvocato del deejay, spiega a Fanpage.it che intende chiedere al Gip la revoca della misura perché "non è attuale": "L'arresto è avvenuto a novembre e disporre una misura cautelare a maggio, dopo che i due si sono incontrati e visti diversi volte senza nessun pericolo, rende la misura tardiva". E ancora:

Le misure cautelari si applicano nell'immediatezza dei fatti perché hanno un esigenza cautelare per tutelare un soggetto, esigenza che dopo sei mesi perde la sua attualità. Il divieto d'avvicinamento è stato disposto solo a causa delle lungaggini del processo, ma non ha ragione d'essere.

Basciano e Codegoni, dunque, si sarebbero visti diverse volte nel corso di questi mesi, ma solo per le esigenze legate alla figlia Céline Blue, nata dalla loro relazione a maggio del 2023. Al momento, tuttavia, al legale non è stato ancora notificato il provvedimento del divieto d'avvicinamento "Il mio assistito ora è fuori per motivi lavorativi e non tornerà prima di un mese, ma conto di ottenere la revoca della misura prima del suo rientro in Italia", ha aggiunto.

La sentenza della Cassazione

Il deejay era stato arrestato lo scorso novembre per atti persecutori nei confronti dell'influencer, ma era stato scarcerato meno di 48 ore dopo senza ricevere alcuna restrizione dal Gip. La Procura aveva quindi impugnato la decisione, chiedendo ai giudici del Riesame di disporre per lui gli arresti domiciliari. Riesame che ha applicato, poi, il divieto di avvicinamento ai luoghi di dimora di Codegoni.

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