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News sull'isola dei famosi 2022

Nicolas Vaporidis: “Riservato a livelli paranoici. Opinionista in un reality? Non lo escludo”

Il vincitore dell’Isola dei Famosi 2022 nella redazione di Fanpage.it: “Felice di averlo fatto, ho mostrato l’uomo al di là dell’attore”. Opinionista in un reality adesso? “Non lo escludo”. E infine ammette: “Edoardo mi ha regalato la leggerezza. Lory Del Santo è stata la peggiore”.
A cura di Giulia Turco
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Nicolas Vaporidis è finalmente in Italia dopo 100 giorni di sopravvivenza in Honduras. Torna da vincitore dell'edizione più lunga nella storia dell'Isola dei Famosi con addosso "un senso di liberazione". Approda nella redazione romana di Fanpage.it in t-shirt e occhiali da sole, prima di tornare nella sua Londra, che per lui oggi è casa.

È semplicemente Nicolas e con tutta la franchezza che lo contraddistingue ammette: "Non mi manca niente dell’Isola. Non mi mancano i momenti difficili, ma nemmeno quelli belli. Sono felice che sia finito tutto, di essere tornato alla vita normale, ai comfort, ad un letto, una doccia e a mangiare. L’unica cosa che ho fatto è stare con la tua famiglia. Per il resto ho rivisto Edoardo, siamo andati già due volte a cena".

Nicolas, la tua vittoria è stata decretata dalla quasi unanimità del pubblico. Hai vinto con l'89% dei voti. Si può dire che sei stato il naufrago perfetto?

Non mi sento di essere stato il naufrago perfetto, in realtà, l’ho vissuta come un’esperienza umana. È certamente una vetrina, ma ho cercato di viverla il meno possibile come una prima serata su Canale 5. Comunque penso che la vittoria sia stata così schiacciante perché mi confrontavo con Luca, che è entrato più tardi, quindi magari il pubblico si era affezionato un po’ meno. Sono sicuro che se mi fossi trovato in finalissima con Carmen o Edoardo, il divario sarebbe stato molto più ridotto.

L'Isola si è rivelata un'esperienza così come te l'aspettavi?

Me l’aspettavo più facile. Credevo fosse alla portata di tutti e invece non lo è. È una sopravvivenza fisica, sei sottoposto a privazioni fondamentali. Non mangi, ma non del tipo che qualcuno lontano dalle telecamere ti dà qualcosa. Sono 50 grammi di riso al giorno e quello è, come i cani. E poi diventa mentale, perché le carenze di zuccheri incidono tantissimo sulla tua lucidità. Prima pensavo ‘Dai, che vuoi che sia?’ No…(ride, ndr).

Non male comunque, per essere approdato sull'isola digiuno di reality. Pensi di aver pagato in qualche modo lo scotto di non essere un esperto della tv?

È stato un incontro con qualcosa di totalmente alieno da me, qualcosa che non avrei mai fatto, perché pensavo di non essere all’altezza, di non essere capace, di andare fuori di testa. E invece ho imparato a gestire anche me stesso. Sono contento di averlo fatto senza avere nessuna esperienza da reality perché ho sbagliato in buona fede e ho fatto vedere tutto l’uomo al di là dell’attore, con tutte le paranoie di cui sono capace, di riservatezza, di ansia, di ‘Oddio che diranno?!”.

(Foto Ipa)
(Foto Ipa)

Facciamo un gioco, Ma devi rispondermi a bruciapelo…

Il naufrago più leale?

Edoardo.

Il naufrago più scorretto?

Jeremias.

Il più attraente?

In che senso? Mentalmente o fisicamente?

Beh non lo so, intendila come vuoi.

Allora ti dico sempre Edoardo, la sua ironia è contagiosa.

Quello che proprio faresti a meno di rivedere in Italia?

Lory Del Santo.

Non è stato proprio amore a prima vista tra voi.

Proprio no. Lei non ha certamente interpretato il ruolo migliore che potesse scegliere. Le riconosco il merito di aver interpretato un personaggio dall’inizio alla fine, ma mi auguro che lei non sia così nella vita vera. Era una continua provocazione, si contraddiceva su tutto. Questo atteggiamento mirato a creare imbarazzi da una come lei non me l’aspettavo e l’ha resa respingente rispetto al gruppo. Pensavo che umanamente avesse un altro tipo di spessore. Avrebbe potuto essere una donna molto intelligente, invece ha continuato a mentire sapendo di mentire ed è tutto quello che anche nella vita vera, evito.

Cosa ha reso invece il tuo rapporto con Edoardo così stretto e viscerale?

Lui e Guendalina hanno quella leggerezza romana che mancava. Siamo diversi, ma i nostri opposti si sono attratti. Abbiamo in comune la sincerità, l’autoironia. Eravamo veramente amici. Edoardo mi ha regalato la leggerezza. Sarebbe stata un’altra Isola senza di lui.

(Foto Ipa)
(Foto Ipa)

Inoltre ha fatti discutere il tuo scontro con Vladimir Luxuria. C'è chi ha pensato che il fatto di rivolgerti a lei usando il maschile sia stato pretestuoso…

È stato un lapsus, non era assolutamente mia intenzione. Non mi sono reso conto di averla chiamata ‘caro’. È stato un mio errore. Non c’è niente di più lontano da me, le ho chiesto scusa la sera stessa in un confessionale. Al di là della divergenza di opinioni, non mi sarei mai permesso di offenderla per la sua identità, assolutamente.

Sempre più spesso sembra una naturale conversione quella dei vincitori dei reality al ruolo di opinionista in studio. Potrebbe essere il tuo caso?

Non escludo nulla, ma non mi sento un’opinionista all’altezza della situazione. Ci sono personaggi che hanno la capacità di intercettare quello che accade e riuscire a dare un’opinione intelligente e divertente al tempo stesso. Io non lo so, penso di no. Ma valuterò con tranquillità tutto quello che prima mi spaventava e a cui avrei risposto ‘No, non lo farò mai'. Ecco, "non lo farò mai" non lo dico più.

La linea della privacy che ti ha caratterizzato si è rivelata, paradossalmente, vincente e ci porta a rivalutare certe dinamiche televisive La sovraesposizione dunque non è un requisito fondamentale per "arrivare" al pubblico.

Sarebbe stato uno sforzo inaffrontabile per me quello di raccontare tutto il mio privato, perché non l’ho mai fatto, tanto meno in un contenitore televisivo. Ho cercato di centellinare le informazioni e di raccontare me stesso, senza far leva sui miei affetti o sulle mie relazioni passate. Sono cose che io racconto ai miei amici più intimi e anche lì mi serve un tempo, figurarti all’Italia intera. Non lo trovo elegante per le storie passate, tanto meno per quella attuale. Significherebbe esporre una cosa bellissima e mercificarla.

Però ad un certo punto ti sei ammorbidito. Perché? Parlare della tua fidanzata Ali era diventata un'esigenza personale?

Perché dalla parte opposta sarebbe sembrato strano risultare così ermetico. Ho pensato fosse giusto non esporre le persone che mi rendono felice, ma non nasconderle nemmeno. Sì ce l’ho una ragazza, ti dico anche il nome. Poi basta. Non c’è bisogno di entrare troppo nei particolari, di farla vedere o mandarla in onda in trasmissione. Tradirei un sentimento che invece voglio proteggere.

Hai raccontato che la notorietà, ad un certo punto della tua carriera, ti ha portato un'improvvisa voglia di sparire…

Non sono un grande appassionato dell’effetto che il cinema ha su di me. O del successo dei miei film. Sono stato sempre riservato quasi al limite dell’ossessione, quasi fosse una patologia e ci ho lavorato tanto per cercare di fare pace con questa roba, di non rendermi ridicolo agli occhi degli altri, di non rendermi uno a prima vista troppo timido o ruvido nell’approccio. Queste cose per me erano motivo di tensione di stress, non me la vivevo bene, sudavo. Adesso ho le mani asciutte, (ride, ndr). Ora ho imparato a gestirla, ho imparato a raccontarmi.

Ora che fuori da qui sarete in due a gestire la vostra relazione, tu e Ali continuerete ad essere così riservati?

No, andremo a Temptation Island per essere coerenti con l'idea di non stare sotto ai riflettori (scherza, ndr). Sto imparando ad utilizzare i social per raccontarmi, ma sempre mantenendo fede alla mia riservatezza, che non è più ossessiva. Non penso però di trasformarmi in uno che racconta quello che fa h 24. Non credo di avere una vita così interessante da intrattenere la gente, mostrando cosa mangio a colazione e annunciando che la sera vado a dormire. Sti ca**i.

Beh, per lo meno quest'anno, per la prima volta in quasi 20 anni, sei scampato agli esami di maturità… Ci voleva l'Isola dei Famosi per salvarti.

Mica tanto, mi sono fatto 100 giorni di esilio in Honduras! Prossimo anno, piuttosto, sono disposto a fare tre giorni di dirette per parlare di maturità, ma non voglio più morire di fame.

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