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Maurizio de Giovanni: “Alessandro D’Alatri è stato l’unico che ha migliorato i miei personaggi”

Lo scrittore dei Bastardi di Pizzofalcone e del Commissario Ricciardi ricorda il regista: “Ho perso un amico. Era l’unico al quale tu mettevi i personaggi in mano e lui te li restituiva migliorati. Vedeva degli aspetti che tu stesso che li avevi immaginato, non avevi avuto modo di vedere”.
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Maurizio de Giovanni e Alessandro D'Alatri avevano un profondo rispetto l'uno dell'altro e tra loro, complice la trasposizione televisiva de "I bastardi di Pizzofalcone" e la prima straordinaria stagione de "Il commissario Ricciardi", era nata una sincera amicizia. A Fanpage.it lo scrittore ricorda così il regista scomparso: "Era l'unico al quale tu mettevi i personaggi in mano e lui te li restituiva migliorati. Vedeva degli aspetti che tu stesso che li avevi immaginati, non avevi avuto modo di vedere". E sul suo lavoro: "Un uomo di una sensibilità, di una intelligenza e di una gentilezza, e nel contempo di un rispetto del lavoro di un autore che non ho avuto modo di vedere più". 

La scomparsa di D'Alatri ha lasciato tutti senza parole, qual e il suo ricordo?

Io perdo un amico, prima di tutto. Come tale, è un dolore particolare, forte e personale. Sono abbastanza straziato da questa notizia. A latere, le posso dire che non c'è professionista migliore con cui io abbia lavorato. Un uomo di una sensibilità, di una intelligenza e di una gentilezza, e nel contempo di un rispetto del lavoro di un autore che non ho avuto modo di vedere più.

Qual è l'aspetto che più ha amato del lavoro di D'Alatri?

Era l'unico al quale tu mettevi i personaggi in mano e lui te li restituiva migliorati. Vedeva degli aspetti che tu stesso che li avevi immaginati, non avevi avuto modo di vedere.

Era nato un sodalizio forte al punto che lui ha diretto un suo testo in teatro.

Sì, lui è stato il regista di "Mettici la mano" che è la mia commedia scritta per i personaggi di Maione e Bambinella della saga di Ricciardi. Un'opera che tuttora sta girando a teatro e stabilmente registra il tutto esaurito. Questa è una soddisfazione enorme.

Su Instagram, Massimiliano Gallo ha scritto di averlo sentito sereno dopo l'operazione.

Eravamo tutti sereni, io lo avevo sentito per commentare un po' l'ultima serie di Ricciardi e avevamo chiacchierato normalmente. Nessuno di noi poteva immaginare una cosa del genere, nessuno di noi sapeva che stesse così male perché sapevamo di un problema che sembrava di natura differente. Non pensavamo che fosse realmente in pericolo di vita.

Sul set tutti dicevano che D'Alatri creava un clima magico. 

Era veramente un Capitano, un uomo in grado di tirare fuori il meglio da quanti lavoravano insieme a noi.

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