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Ballando con le stelle 2025

Matteo Addino: “I giudici di Ballando non sono imparziali, c’è un pregiudizio verso D’Urso. Per Delogu solo silenzio”

Matteo Addino, coreografo e quest’anno Tribuno del Popolo di Ballando con le Stelle, racconta a Fanpage.it il suo ruolo nel programma di Milly Carlucci, dalle osservazioni sui concorrenti e sulla giuria (Selvaggia Lucarelli su tutti), all’idea di danza come veicolo di libertà.
A cura di Sara Leombruno
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Look eccentrici, ironia tagliente e una presenza scenica difficile da ignorare: Matteo Addino è una delle rivelazioni di Ballando con le Stelle 2025. Coreografo e direttore artistico con una lunga carriera alle spalle, quest’anno veste i panni del Tribuno del Popolo, ruolo che interpreta con passione e curiosità. Nel corso delle puntate, si è distinto per la sua schiettezza – dalla difesa di Barbara D’Urso alle osservazioni sulla giuria (quando ha detto che “a Ballando ci sono figli e figliastri”) – fino ai confronti con Selvaggia Lucarelli. In quest'intervista a Fanpage, si racconta senza filtri ed emerge esattamente per quello quello che è: un artista che conosce bene la disciplina della danza e che crede nel valore della verità, anche quando è scomoda.

Sei il nuovo Tribuno del Popolo. Che idea ti eri fatto del ruolo e com’è stato poi viverlo davvero?

È stato sicuramente un cambio importante. Sono sempre stato il coreografo di Milly, ho fatto tanti programmi con lei, quindi passare da coreografo a giudice è stato un cambio di posizione, ma non di missione. La danza resta il mio linguaggio e cerco di mantenere lo stesso approccio: essere onesto, come lo sono in sala. Per me la danza è verità in movimento, è così che la descriverei.

Il tuo compito è anche quello di rappresentare la voce del pubblico. Ti senti vicino alle loro opinioni?

Sì, molto. Mi scrivono in tanti e spesso mi trovo d’accordo con loro. A volte un’esibizione non è tecnicamente perfetta, ma arriva per il messaggio, per l’emozione che trasmette. È quello che mi aspetto da un vip a Ballando con le Stelle.

Nell’ultima puntata hai detto che in giuria fanno "figli e figliastri", un commento che ha fatto discutere. Cosa intendevi?

Sono sempre molto attento a quello che succede in puntata, ai voti, alle reazioni. Ho detto che fanno figli e figliastri perché vedo differenze nei giudizi, e non lo dico tanto per dire. Mi sono proprio segnato i voti, li ho confrontati. Da lì è successo un po’ di tutto, perché sono l'ultimo arrivato e qualcuno si è chiesto: "Ma come si permette?". Ma io ho parlato basandomi sui fatti. A volte fanno complimenti a certi concorrenti per esibizioni semplici e ad altri, che fanno cose molto più complesse, vengono dati voti bassi.

Ti riferisci a Barbara D’Urso, è corretto?

Sì. L’esempio più evidente è il suo. Due puntate fa, Selvaggia Lucarelli le ha detto che fa poco show, poi la settimana successiva che ne fa troppo. Cioè, decidetevi! Io, da tecnico, ho visto che si è esibita in una salsa complessa, con prese acrobatiche e in velocità… insomma, un lavoro da ore e ore di prove. Si sono visti la fatica e l’impegno, eppure le è stato detto che fa "televisione trash".

Perché succede, secondo te?

Credo che verso di lei ci sia un pregiudizio. Non sanno più come attaccarla e allora le danno addosso per il personaggio che rappresenta, non per le sue performance.

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Noti un atteggiamento diverso nei giudici a seconda di chi hanno davanti?

Sì, assolutamente. Guardo come si comportano, con certi concorrenti sorridono, battono le mani, dicono "che bel lavoro". Poi arriva Barbara D’Urso, fa evoluzioni, prese, si mette in gioco e allora "ha fatto troppo", "è trash". Lucarelli, per esempio, durante una discussione ha detto: "Io da tutti i concorrenti voglio di più, tranne che da Barbara, perché da lei voglio di meno". Non capisco. Io mi sono riascoltato tutto e mi sono detto: o sono io che non capisco certe dinamiche televisive, oppure qualcuno dimentica quello che dice dopo cinque minuti.

Hai avuto modo di confrontarti con i giudici, dopo la puntata?

Sì, anche in puntata sia Canino che Selvaggia mi hanno detto che mi sbagliavo, ma io segno tutto. Voti, commenti e i dati parlano chiaro. Io non voglio fare accuse, ma certe differenze di atteggiamento ci sono e il pubblico le nota.

Barbara D'Urso è un po' il pezzo forte di questa edizione, come se da lei dipendesse la buona riuscita del programma. Avverti una certa tensione quando è lei ad esibirsi?

Tantissima, cambia proprio l’energia dello studio. Secondo me è stata scelta anche per questo, perché con lei si crea attesa, fuoco, dinamiche. Ma Barbara ha scelto una strategia, non reagisce e non provoca, si concentra solo sul ballo. E il bello è che, così facendo, riesce a far parlare tutti di sé.

Nell'ultima puntata, però, non è stato così.

Dopo tante provocazioni, è normale che a un certo punto ceda anche lei.

Uno dei momenti più discussi è stato quello della commozione di Filippo Magnini per Rosolino. Qualcuno ritiene che non avrebbe dovuto parlare di una sua questione personale, cosa ne pensi?

Credo che la danza tiri fuori verità profonde. Quella non era scena, era empatia pura e non c'era niente di costruito. Io conosco la situazione personale di Rosolino e quando Filippo si è commosso mi sono messo a piangere anch’io. È stato spontaneo, sincero.

Parliamo dei tuoi look. Ogni settimana sfoggi outfit coloratissimi e ironici, è una scelta studiata?

Io sono sempre stato così, anche dietro le quinte. Mi piace giocare con la moda, perché anche il look comunica qualcosa. Ogni settimana dedico il mio outfit a un vip: a D’Urso ho portato i cuori, a Belen le farfalle, alla signora Coriandoli i bigodini. Il messaggio è semplice: non abbiate paura di essere voi stessi. Se vi fa stare bene, mettetelo. Certo, qualcuno critica. Selvaggia per esempio una volta mi ha detto: "Ma io devo ascoltare uno vestito così?". E lì ci sono rimasto male, perché in quel momento il look non c’entrava niente.

Ti paragonano spesso a Cristiano Malgioglio. Ti ci rivedi?

Sì e ne sono contento. Mi ha anche chiamato per commentare questa somiglianza e ne sono stato molto felice. Lo adoro, è uno che esagera con consapevolezza, e questa è la differenza. Se esageri sapendo cosa stai facendo, sei un artista. Per me Malgioglio è il numero uno.

Com’è condividere il ruolo con Rossella Erra, che è un personaggio molto forte? Ti senti un po’ in soggezione?

Un po’ sì. Lei è molto energica, diretta, e io sto ancora imparando a gestire certi tempi televisivi. A Domenica In, per esempio, avevamo un microfono in due: tirarglielo via mi sembrava maleducato, ma lasciarglielo significava non riuscire a dire la mia. Sono momenti in cui capisci che la tv è anche istinto e prontezza. Piano piano sto imparando.

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Hai l’impressione che ci sia un meccanismo simile anche a Ballando, in cui i più nuovi faticano a farsi spazio?

Sì, è normale. Io sono l’ultimo arrivato, e all’inizio è inevitabile venire un po' oscurati. Imparerò a farmi spazio con la mia personalità, restando me stesso.

Parliamo di Beppe Convertini, che il pubblico ama per la sua autoironia.

Lui è stato geniale. Ha capito che non è portato per la danza, visto ha difficoltà ritmiche e di movimento, ma ha trovato la chiave giusta per emergere: l’ironia. Ha deciso di ridere di se stesso, e questo lo ha reso vincente. Riesce a fare show senza prendersi troppo sul serio.

C'è qualcuno in particolare che ti ha stupito in positivo?

Fabio Fognini, senza dubbio. All’inizio sembrava poco coinvolto, quasi assente. Poi puntata dopo puntata è cambiato completamente. È diventato espressivo, preciso, musicale. Ho visto una metamorfosi vera e questo per me è il senso di questo programma: crescere davanti al pubblico.

Qualcuno che ti ha deluso?

Nessuno. Tutti si impegnano tanto e quest'anno il livello è davvero alto. Anche chi parte da zero si mette in gioco, è una cosa che apprezzo molto.

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Tra i giudici, invece, chi senti più vicino al tuo modo di vedere le cose?

Caroline Smith, senza dubbio. La trovo chiara, coerente, tecnica ma empatica. Quando parla, capisco quello che vuole dire. Altri giudici a volte parlano per dieci minuti e alla fine non si capisce il punto (ride, ndr).

Se dovessi puntare su un nome per la vittoria?

È ancora troppo presto. Voglio aspettare ancora un po’ prima di sbilanciarmi, ma faccio un grande in bocca al lupo a tutti.

Impossibile non chiederti un commento su quanto accaduto ad Andrea Delogu, che ha perso il fratello a causa di un incidente.

Andrea mi ha accolto a braccia aperte, tra noi c'è stata subito empatia. Sono senza parole, quando accadono tragedie così grandi si può solo stare vicini stando in silenzio. Le voglio un gran bene.

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