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Ficarra e Picone: “Siamo spiriti liberi, colpiamo sia la destra che la sinistra”

Ficarra e Picone tornano con tre spettacoli degli esordi sul Nove: “La comicità deve essere scorretta”. E sulla politica: “Siamo spiriti liberi, colpiamo sia a destra che a sinistra”.
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Tornano Salvatore Ficarra e Valentino Picone in tre show degli esordi, trasmessi dall'11 settembre sul Nove. Al Corriere della Sera, il popolare duo siciliano fa il punto sulla carriera e rilancia sul politicamente corretto: "La comicità è necessariamente scorretta, tende a sovraccaricare per stigmatizzare un comportamento sbagliato, ricorre alla caricatura per smontare un luogo comune. Il “Lei non sa chi sono io” di Totò mette in ridicolo in una frase l’arroganza di chi ci crede davvero. Ci piace affrontare certi temi come chi entra in un bar e dice la sua leggendo solo il titolo di giornale. I social come i bar? Sì, oggi ci sono troppi bar".

Ficarra e Picone e i social network

Ficarra e Picone raccontano come è cambiata la comicità con l'arrivo dei social, un mezzo che non condannano: "È sbagliato demonizzare i social, la differenza la fa il modo in cui li usi. Sono una nuova forma creativa e più canali ha un artista per esprimersi meglio è. La puzza sotto il naso rispetto a un mezzo è ingenua: è già successo per il cinema prima e per la tv dopo. Aristofane se ci fosse stata avrebbe fatto televisione; oggi Chaplin comincerebbe con TikTok".

Gli spettacoli sul Nove

Tre spettacoli: "Sono cose che capitano", "Diciamoci la verità" e "Vuoti a perdere". Quest'ultimo fu lo spettacolo della consacrazione: "Fu il nostro primo momento di popolarità. Da un giorno all’altro, cambiò tutto. I locali ci chiedevano: ma voi chi siete? Dobbiamo aggiungere posti. Noi pensavamo avessero coinvolto altri comici famosi, non capivamo il perché di tutte queste richieste di biglietti partite con il passaparola".

La politica: "Colpiamo sia la destra, sia la sinistra"

Nel 2001, Ficarra e Picone interpretavano due attivisti che dovevano ricompattare la base del Pci, oggi il prolema sembra rimasto lo stesso: "Ritorna sempre tutto attuale, la politica italiana è intramontabile, si ripete identica. Se avessimo fatto uno sketch sulla necessità di riforme sarebbe ancora attuale. Del resto lo aveva già fatto Totò e ancora prima se ne parlava nei film muti… Da 30 anni cercano di appiccicarci etichette politiche ma la verità è che siamo spiriti liberi, colpiamo chi riteniamo sia giusto colpire, destra o sinistra, che non significa però essere qualunquisti. Se a Canale 5 facevamo battute sul Pd ci dicevano che ci pagava Berlusconi; se ironizzavamo su Berlusconi ci dicevano che sputavamo nel piatto dove mangiavamo. Tutti sono sempre a caccia di nemici". 

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