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Cecchi Paone: “La Rai mi chiuse le porte dopo il coming-out, Berlusconi mi accolse e affidò a Francesca Pascale”

Alessandro Cecchi Paone ripercorre il momento del suo coming-out in un’intervista. Se la Rai, dice, gli “chiuse le porte a causa della Chiesa, quella prima di Bergoglio”, Mediaset lo accolse e Berlusconi lo volle in ogni suo programma. E su Pascale: “Venni affidato a lei e fu un segnale chiaro: da soli non si vince”.
A cura di Sara Leombruno
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Alessandro Cecchi Paone ripercorre il momento del suo coming-out in un'intervista. Il giornalista e storico volto della tv racconta le reazioni degli esponenti del mondo politico e dello spettacolo dopo aver dichiarato pubblicamente di essere omosessuale. Se la Rai, dice, gli "chiuse le porte a causa della Chiesa, quella prima di Bergoglio", Mediaset lo accolse e Berlusconi lo volle in ogni suo programma. Il Cavaliere lo affidò a Francesca Pascale: "Andammo insieme a Napoli, lei prese le tessere di Arcigay, Arcilesbica, in mezzo alla folla. All'epoca solo Silvio e la famiglia sapevano della sua bisessualità".

Cecchi Paone e il coming out

Alessandro Cecchi Paone ha fatto coming out pubblicamente nel 2004, dopo dieci anni di matrimonio con Cristina Espinosa Navarro. Successivamente, si è unito civilmente con Simone Antolini il 22 dicembre 2023 e in un'intervista a Leggo spiega che, il suo rammarico, è quello di non poter ancora adottare legalmente sua figlia. Dopo aver dichiarato pubblicamente di essere omosessuale, la Rai gli chiuse le porte a causa della Chiesa, quella precedente a Papa Francesco. A Mediaset, invece, non cambiò nulla: "Berlusconi mi volle in ogni suo programma. Era il suo modo per dire: “Riconosciamo la comunità LGBTQ+"".

Il legame con Francesca Pascale

Nei primi anni di attivismo per i diritti degli omosessuali, fu Francesca Pascale a guidarlo e il merito fu del Cavaliere. Fu lui a riunirli a pranzo ad Arcore, sostenendo che quella dei diritti degli omosessuali non dovesse essere solo una battaglia della sinistra. I due, quindi, si recarono insieme a Napoli, dove la politica prese le tessere di Arcigay, Arcilesbica, in mezzo alla folla: "All'epoca solo Silvio e la famiglia sapevano della sua bisessualità. Fu un segnale chiaro: da soli non si vince".

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Rai, Mediaset e il futuro dell'informazione

Storico volto della televisione italiana, Cecchi Paone ammira lo sforzo di Pier Silvio Berlusconi nel cambio di rotta che sta tentando di dare a Mediaset. La sua volontà è quella di allontanarsi dal trash a favore di un approccio più serioso. Tuttavia, il giornalista ritiene che i nuovi programmi siano più talk show. È invece il servizio pubblico che dovrebbe fare di più.

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