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Vittorio Sgarbi in tribunale regala alla giudice il suo nuovo libro: “L’ho scritto quando stavo male, vedete quanto sono incapace”

Prima udienza per l’amministratore di sostegno di Vittorio Sgarbi: il critico d’arte dona il suo volume alla giudice e autografa scherzando: “Questa è la mia firma falsa”. Battibecchi tra le figlie in aula. Il verdetto in 15 giorni.
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La scena più teatrale si è consumata appena varcata la soglia dell'aula. Vittorio Sgarbi fa il suo ingresso davanti alla giudice tutelare Paola Scorza, nel tribunale civile di Roma, e le consegna una copia del suo ultimo lavoro letterario: "Il cielo più vicino, la montagna nell'arte", che uscirà in libreria l'11 novembre. Lo apprendiamo dalla ricostruzione fatta dai colleghi di Repubblica. Non facciamo fatica a immaginare la scena. "Come prova del fatto che non ragiono più", spiega il critico d'arte in risposta al motivo dell'udienza.

Il colpo di scena di Vittorio Sgarbi

"L'ho realizzato proprio mentre ero ricoverato e nelle condizioni peggiori". Vittorio Sgarbi in purezza, appuntando la dedica sul frontespizio, aggiunge sorridendo alla magistrata: "Questa è la mia firma falsa".

Un affondo nemmeno troppo velato nei confronti della figlia Evelina, che ha depositato un esposto sostenendo che la firma apposta dal padre sul consenso a rilasciare notizie sanitarie esclusivamente alla compagna non sia genuina. Quello del libro, apprendiamo, ha rappresentato uno dei pochi attimi di leggerezza in due ore di confronto aspro, durante le quali si è stabilito (e non si è ancora arrivati ad alcuna pronuncia) se il settantaduenne possa continuare a occuparsi dei propri affari o necessiti di un tutore.

La geografia degli affetti di Vittorio Sgarbi in tribunale

Al fianco di Vittorio Sgarbi era seduta Sabrina Colle, la donna che lo accompagna da anni. Dall'altra parte dell'aula le due figlie: Evelina e Alba. Carlo, il terzo figlio che vive oltreconfine, ha scelto di non presenziare. Tra padre e figlie appena un cenno di saluto, nessun contatto fisico. Questa prima sessione ha permesso alla giudice Scorza di raccogliere le posizioni di tutte le parti coinvolte, ascoltando anche Vittorio Sgarbi in un colloquio riservato.

"Il mio unico interesse è garantirgli benessere e proteggere la sua condizione fisica", ha sempre sostenuto Evelina dall'inizio della vicenda. Vittorio Sgarbi, ex sottosegretario alla Cultura e attuale primo cittadino di Arpino, ha invece manifestato il proprio dispiacere per l'iniziativa della figlia, insinuando che dietro ci siano motivazioni di natura patrimoniale. L'avvocato Lorenzo Giacobbi, che rappresenta Evelina, prima dell'inizio dell'udienza dichiara ai cronisti radunati davanti al palazzo di via Lepanto: "Siamo qui per tutelare Vittorio Sgarbi".

Scontri verbali tra le sorelle

Le due ore di udienza sarebbero state molto turbolente. Si segnala che più volte le sorellastre Alba ed Evelina sono arrivate a scontrarsi verbalmente. Ancora l'avvocato di Evelina alla stampa: "È evidente a chiunque che le sue condizioni si sono deteriorate". A conclusione dell'udienza, la giudice ha invitato tutte le parti in causa di limitare le partecipazioni televisive fino alla fine del procedimento. Tra quindici giorni sapremo di più.

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