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Lo sfogo di Arianna Mihajlovic a poche settimane dalla morte di Sinisa: “Esigo rispetto”

La moglie dell’ex calciatore morto poche settimane fa dopo una lunga malattia, ha pubblicato sui social un messaggio evidentemente scaturito da alcuni commenti sulla sua famiglia che non le sono piaciuti.
A cura di Andrea Parrella
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Duro sfogo di Arianna Mihajlovic. La moglie dell'ex calciatore morto poche settimane fa dopo una lunga malattia, ha pubblicato sui social un messaggio evidentemente scaturito da alcuni commenti sulla sua famiglia che non le sono piaciuti: "Pensano tutti di conoscere le cose private della mia famiglia. Parlano, rilasciano dichiarazioni, interviste, senza sapere come sono andate esattamente le cose! Esigo silenzio e rispetto. Grazie".

La solidarietà per Arianna Mihajlovic

Nessuna spiegazione aggiuntiva, nonostante i commenti al suo post giunti nelle ore successive, con la solidarietà di chi la segue e sostiene soprattutto in questo momento difficile e che può solo provare a immaginare il dolore che Arianna Mihajlovic sta attraversando in queste settimane, le poche trascorse da quel giorno di dicembre in cui perse la vita suo marito Sinisa.

Il dolore di Arianna e il ricordo vivo anche sui social

Non è la prima volta che, dopo la morte di suo marito, Arianna Mihajlovic ha parlato di Sinisa e dei sentimenti generati da questo grande dolore che l'ha colpita a dicembre. "È la notte che ti frega”, aveva scritto la moglie di Mihajlovic a corredo di un bellissimo scatto insieme a lui pubblicato sui social. È il ricordo di un momento sereno. “Il silenzio della notte fa un sacco di rumore”, commenta sotto al post l’amica Elena Santarelli. “Vi amo”, scrive Virginia, una delle figlie della coppia. “Non sarete mai distanti”. Insieme per 27 anni, Sinisa e Arianna hanno costruito una grande famiglia. L’ex allenatore del Bologna è stato padre di cinque figli, sempre uniti dall’amore. “Dopo quasi 25 anni di matrimonio e cinque figli so che devo tutto a mia moglie”, raccontava Sinisa nella sua autobiografia uscita nel 2020. “Se non ci fosse stata lei accanto a me durante la mia battaglia contro la leucemia, non ce l’avrei fatta”.

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