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“Ho salvato Andrea dalla pensione citando la Bibbia”, parla Veronica Berti, la moglie di Bocelli

Una lunga intervista alla moglie di Andrea Bocelli che racconta come ha convinto a non abbandonare la sua professione: “Gli ho ricordato la parabola dei talenti: Dio non se la prende con chi non ce l’ha, ma con chi lo spreca”.
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Quarantaquattro anni, manager, filantropa e soprattutto donna che ha saputo conquistare e convincere uno dei tenori più amati al mondo a non appendere la voce al chiodo. Veronica Berti Bocelli, vice presidente della ABF Foundation e moglie di Andrea da oltre vent'anni, si racconta senza filtri: dall'infanzia bucolica nelle Marche fino ai corridoi di Buckingham Palace, passando per quella frase che ancora oggi rimpiange di aver pronunciato.

"Maestro, è un onore conoscerla": l'incontro che cambia tutto

Come nei migliori film d'amore, Veronica Berti racconta come ha conosciuto Andrea Bocelli. Nell'intervista al Corriere della sera, spiega di aver incontrato il tenore ad una festa dove non voleva andare, lei ventunenne e lui quarantaquattro anni con la voglia di smettere di cantare. "Mi sono offerta di aiutare con l'organizzazione. Per ringraziarmi mi hanno presentato il Maestro. La prima cosa che ci siamo detti? Io: ‘È un onore conoscerla'. Lui: ‘Perché mi dà del lei?'".

L'ho conosciuto che era già una star internazionale ma voleva smettere di lavorare. Era stanco, aveva fermato tutti i concerti per sei mesi. ‘Ora che ti ho conosciuto non ho più bisogno di niente', mi confidò.

La parabola dei talenti che salva la carriera

Come convincere un uomo innamorato e stanco a non sprecare il proprio dono? "Gli ho detto: ‘Dato che sei credente, sappi che stai buttando via il talento che ti ha dato Dio'. Gli ho ricordato la parabola dei talenti: Dio non se la prende con chi non ce l'ha, ma con chi lo spreca". Il risultato? Un biglietto di ringraziamento dalla mamma di Andrea che Veronica conserva ancora: "Grazie per aver riportato il sole nel cuore di mio figlio".

Trump, Giorgia Meloni e le "quote rosa"

Su Donald Trump, che conosce da ventiquattro anni: "È un grande appassionato di Andrea. Da Presidente dovrebbe pesare bene le parole". Sui cantanti che si rifiutano di esibirsi per lui: "Chi lo fa per motivi politici ha la mia comprensione, chi per paura dell'intellighenzia no". Su Giorgia Meloni: "La stimo molto. Viaggio all'estero e vedo che la sua credibilità è alta. In questo momento accetterei un incarico istituzionale". Poi parla anche della parità di genere: "Quando sento parlare di quote rosa mi vergogno. Vorrei essere scelta perché sono la migliore, non la migliore tra le femmine".

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