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Ballando con le stelle, il governo alla Rai: “Dimostri trasparenza e regolarità dei voti social”

La presidenza del Consiglio ha ritenuto fondato il ricorso presentato da Codacons e Associazione Utenti ti dei Servizi Radiotelevisivi, che al termine dell’ultima edizione dello show di Milly Carlucci aveva sollevato l’accusa di presunta illegittimità delle votazioni social. La Rai, in un primo momento, avrebbe rifiutato di mostrare le carte richieste.
A cura di Giulia Turco
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A pochi mesi dall’ultima edizione di Ballando con le Stelle e dalla vittoria di Luisella Costamagna, si torna a parlare della polemica sulle votazioni social da parte del pubblico. Dalla prossima edizione la Rai dovrà rendere pubblici gli atti relativi ai voti. L’accusa, per il programma di Milly Carlucci, era stata quella di gara compromessa, in seguito ad un andamento dell’ultima serata piuttosto ambiguo.

Il ricorso di Codacons ritenuto fondato dalla Presidenza del consiglio

La Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi della Presidenza del consiglio ora ha ritenuto legittimo il ricorso presentato da Codacons e dall' Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi. Al termine dell’ultima edizione infatti avevano chiesto di poter conoscere i risultati delle votazioni arrivati da parte del pubblico via social, che sarebbero stati poi determinanti per la vittoria sei Luisella Costamagna. Secondo il Codacons, la Rai in un primo momento avrebbe rifiutato di fornire i documenti richiesti sentendosi attaccata sul piano della legittimità e della trasparenza. Il governo tuttavia ha ritenuto fondato il ricorso e ha chiesto alla Rai di intervenire.

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La Rai dovrà mostrare i documenti richiesti

La Commissione ritiene il ricorso fondato e quindi meritevole di essere accolto”, si legge nella nota diramata dal Codacons. La Rai dovrà dunque intervenire mostrando la documentazione richiesta “al fine di garantire l’avvenuto rispetto della trasparenza e regolarità delle operazioni di voto, anche in relazione alle disposizioni dell’Agicom sul televoto”. Secondo il presidente del Codacons Carlo Rienzi si tratterebbe di una vera e propria tegola per la Rai, “un provvedimento che, inoltre, punisce l’arroganza della rete e dei suoi funzionari, i quali inspiegabilmente negavano la dovuta trasparenza ai cittadini che finanziano la Rai attraverso il canone”.

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