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Sparatoria a Firenze: i senegalesi chiedono la chiusura di Casapound

Follia omicida a Firenze: i senegalesi chiedono la chiusura di Casa Pound. Il responsabile del movimento di estrema destra, Saverio di Giulio, invita la comunità senegalese ad un incontro.
A cura di Carmine Della Pia
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Sparatoria Firenze

In seguito alla sparatoria avvenuta ieri a Firenze, un portavoce della comunità senegalese, Pape Diaw, chiede al sindaco Matteo Renzi la chiusura di Casa Pound. Il militante di estrema destra Gianluca Casseri, 50 enne di Pistoia, aveva aperto il fuoco, ieri, contro cinque senegalesi, di cui due hanno perso la vita. Da Casa Pound Firenze giunge, intanto, una lettera indirizzata al primo cittadino, in cui ci si dissocia dal folle gesto di Casseri, invitando la comunità senegalese ad un incontro. Il portavoce Pape Diaw, per tutta risposta, accetta l’incontro, ma chiede la chiusura immediata della sede. Tra i motivi, gli omicidi di ieri, ma, soprattutto, un clima intimidatorio che sarebbe iniziato da tempo: “Ho già detto alla Digos che da 15 giorni sui muri di casa mia vedo scritte e manifesti. Era un avvertimento o cosa?”.

La lettera di Casa Pound

Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha proclamato lutto cittadino per le sparatorie avvenute ieri in piazza Dalmazia e piazza San Lorenzo, ma ha ricevuto anche una lettera da Casa Pound. Tra le prime indiscrezioni circa l’autore del folle gesto, il cinquantenne Gianluca Casseri, che dopo la strage si è suicidato, la militanza negli ambienti di destra e Casa Pound. Nella lettera inviata a Renzi, scritta dal responsabile Saverio di Giulio, ci si dissocia da quanto accaduto: “E' con dolore, cordoglio e sgomento che ho accolto ieri la notizia del folle gesto di Gianluca Casseri. Un'azione disperata, da squilibrato, che solo nei fondali più oscuri della psiche umana può trovare le sue insensate motivazioni. Casa Pound Italia non ha alcuna responsabilità circa i fatti di ieri. Né politica, né ideologica, né morale. Non c'è nulla, ma proprio nulla, nell'operato e nell'ideologia di Casa Pound, che possa ispirare xenofobia e odio per il diverso. Non c'è legame diretto tra la nostra prassi e il delirio di Casseri, ma neanche alcun riferimento indiretto, implicito, ammiccante”. Di Giulio sottolinea, prima di invitare la comunità senegalese ad un incontro, che Gianluca Casseri non era esattamente un militante, bensì un personaggio solitario che si presentava agli incontri saltuariamente.

Chiusura di Casa Pound

Il portavoce della comunità senegalese, Pape Diaw, ha chiesto al sindaco Matteo Renzi la chiusura di Casa Pound. "A tutte le forze politiche chiediamo di abbassare la tensione sociale e anche un segnale concreto, la chiusura di Casa Pound in tutta Italia, a cominciare dalla Toscana", ha affermato Diaw in occasione del consiglio comunale straordinario convocato oggi dal sindaco. “Noi siamo disponibili a incontrare i rappresentanti di Casa Pound e ascoltarli, ma vorrei anche dire e l'ho già detto alla Digos che da 15 giorni sui muri di casa mia vedo scritte e manifesti. Forse cercano i senegalesi? Noi non chiediamo cose speciali perché abbiamo visto una grande reazione di solidarietà della città, però ora servono politiche serie perché questo tragico gesto lasci qualcosa di buono".

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