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Siccità, il ministro Martina: “Pronti per lo stato di calamità”. Dieci regioni a secco

“Siamo pronti a collaborare con le Regioni nel censimento dei danni e la verifica delle condizioni per dichiarare lo Stato di eccezionale avversità atmosferica”, ha annunciato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. Tra le situazioni più critiche, spiccano quella di Roma e del Lazio.
A cura di Susanna Picone
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Il governo Gentiloni è pronto a intervenire per porre rimedio all’emergenza siccità nel Lazio e nell’intero Paese. “Siamo pronti a collaborare con le Regioni nel censimento dei danni e la verifica delle condizioni per dichiarare lo stato di eccezionale avversità atmosferica”, è quanto ha annunciato il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, che ha spiegato che sono state attivate misure di contrasto all'emergenza. “Sono tre gli assi di intervento: attivazione del fondo di solidarietà nazionale, aumento degli anticipi dei fondi europei Pac, 700 mln per il piano rafforzamento delle infrastrutture irrigue”, ha detto il ministro che ha aggiunto di tutelare i produttori agricoli che stanno subendo danni dalla prolungata siccità di queste settimane. “Abbiamo sostenuto con forza l'emendamento approvato al Senato per l'attivazione del Fondo di solidarietà nazionale. È un intervento necessario anche per le aziende non assicurate per consentire l'utilizzo di strumenti concreti come la sospensione delle rate dei mutui e dei contributi assistenziali e previdenziali”, ha detto ancora rivelando di aver chiesto il via libera alla Commissione europea per aumentare gli anticipi dei fondi UE della politica agricola comune.

Due terzi d'Italia a secco: problemi in 10 regioni

I 2/3 dell'Italia e dei campi coltivati lungo la Penisola sono a secco a causa della siccita' delle ultime settimane ed ammontano ad oltre 2 miliardi, secondo un'analisi Coldiretti, i danni provocati a coltivazioni e allevamenti. Almeno 10 Regioni, secondo quanto apprende l'Ansa, stanno per presentare la richiesta di stato di calamità naturale al ministero delle Politiche agricole.

Allarmanti i dati Coldiretti: il Lago di Garda e appena al 34,4% di riempimento del volume mentre il fiume Po al Ponte della Becca a Pavia a circa 3,5 metri sotto lo zero idrometrico. Per gli agricoltori è sempre piu' difficile ricorrere all'irrigazione di soccorso per salvare le produzioni. In Lombardia sui pascoli di montagna si registra un calo del 20% di erba a disposizione del bestiame. Le perdite provocate dalla siccità nella sola Lombardia ammontano a circa 90 milioni di euro.

Siccità, critica la situazione nel Lazio

“Potremo così aumentare di oltre 700 milioni di euro le anticipazioni, portandole a 2,3 miliardi di euro a ottobre, e garantire più liquidità alle imprese agricole”, ha quindi spiegato il ministro. Martina ha sottolineato che si sta “andando avanti anche nel piano strategico per dare ai nostri territori infrastrutture irrigue migliori, più efficienti e con meno spreco di acqua. È un intervento necessario guardando al medio periodo e all'effetto che il cambiamento climatico sta producendo sempre più spesso sulle nostre produzioni”. Un tema che verrà affrontato in occasione del G7 agricoltura di ottobre a Bergamo, “perché per tutelare gli agricoltori dalle crisi c’è bisogno di strumenti nuovi e più efficaci”. Al momento la situazione più critica è nella Capitale dove il governatore del Lazio Zingaretti si è detto preoccupato per il rischio di “catastrofe ambientale” con l'abbassamento del livello dell'acqua del lago di Bracciano. Lo stesso ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti ha confermato che la situazione a Roma è critica e tale da poter permettere alla Regione di chiedere lo stato di emergenza e di attivare le procedure a sostegno del settore agricolo.

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