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Scandalo Finmeccanica: l’India rinuncia all’acquisto degli elicotteri Agusta

Mentre l’ex amministratore delegato Orsi, ora arrestato, nega tutte le accuse di corruzione internazionale a suo carico, e mentre il il Presidente della Repubblica si dice molto preoccupato, l’India ha annullato l’acquisto degli elicotteri da guerra: persi 550milioni di euro.
A cura di Davide Falcioni
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Nel giorno in cui Orsi, l'ex amministratore delegato di Finmeccanica, viene interrogato dopo il suo arresto per una presunta tangente di 51 milioni di euro per la vendita, all'aviazione indiana, di 12 elicotteri militari Agusta, il Presidente della Repubblica  ha annunciato: "Normale che sono preoccupato, se dicessi che tutto va nel migliore dei modi possibili non mi credereste". Ed infatti non tutto va nel migliore dei modi, dal momento che il nuovo ad della società ha dovuto incassare la rinuncia da parte del governo indiano dell'acquisto dei velivoli.

Il presidente della Repubblica ha voluto interpretare il sentire generale e ha sottolineato quale potrebbe essere il fatto grave che si cela tra le carte dell'inchiesta: "Il centro dell'attenzione della magistratura non riguarda solo i costumi in queste transazioni internazionali – ha spiegato Napolitano – altrimenti la risposta sarebbe assolutoria o minimizzatrice. Il centro dell'attenzione è se dietro quello che implicano queste transazioni internazionali e la ricerca di canali per vincere le gare ci sia qualcosa che poi rifluisca in Italia sotto forma di riserve occulte per tangenti o operazioni di vario genere. Tutto questo mi preoccupa, ma aspettiamo di vedere gli esiti delle indagini". Intanto l'ex capo di Finmeccanica Orsi, interrogato dal gip Luca Labianca nel carcere di Busto Arsizio, ha negato tutte le accuse a suo carico. Il suo avvocato Ennio Amodio ha raccontato alla stampa  che Orsi "ha detto tre no": nessun mandato allo svizzero-americano Guido Hashcke per "alcun tipo di manovra" per l'operazione indiana; di non aver mai conosciuto la famiglia Tyagi, di non aver mai saputo di manovre illecite nell'ambito dell'operazione di compravendita dei 12 elicotteri.

Intanto, però, il ministero della difesa indiano ha dato inizio alle azioni necessarie per la cancellazione della commessa, che ammontava a 550 milioni di euro. "Il ministero della Difesa ha emesso una richiesta formale di spiegazione probatoria, pena la cancellazione del contratto e ha preso altre iniziative secondo i termini contrattuali e del patto di integrità. Il ministero della Difesa – prosegue la nota indiana – ha già sospeso ulteriori pagamenti alla società mercoledì. Con l'iniziativa di oggi, l'operatività del contratto è sospesa. E'stato richiesto all'azienda di fornire una risposta entro una settimana".

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