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Scalata al Nanga Parbat, nessuna notizia dagli alpinisti Nardi e Ballard

L’alpinista italiano Daniele Nardi e il suo collega inglese Tom Ballard sono impegnati nella scalata invernale al Nanga Parbat, la nona montagna più alta della Terra in Pakistan. I due hanno interrotto le comunicazioni: l’ultimo contatto infatti risale a domenica scorsa . “Si presume che non abbiano segnale per comunicare” spiegano dallo staff.
A cura di Antonio Palma
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Sono ore di ansia e apprensione per la sorte dell'alpinista italiano Daniele Nardi e del suo collega l'inglese Tom Ballard impegnati nella scalata invernale al Nanga Parbat, la nona montagna più alta della Terra, in Pakistan. I due, che stanno salendo la montagna su una via mai percorsa lungo lo sperone Mummery, hanno interrotto le comunicazioni circa 48 ore fa. L'ultimo contatto infatti risale a domenica scorsa quando Nardi ha chiamato la moglie dal Campo, a circa seimila metri di quota. Potrebbe trattarsi di una momentanea interruzione delle comunicazioni  dovuta alle cattive condizioni climatiche o anche al danneggiamento del materiale. In zona infatti le condizioni non sono certo delle migliori come aveva confermato lo stesso Nardi nell'ultimo post a inizio mese quando erano ancora a campo 2.

"Un rombo sordo mi fa pensare a grossi pezzi di ghiaccio che scendono dalla seraccata sommitale. Cerco di localizzare il suono e non mi sbaglio: il canale alla sinistra della nostra tenda viene sommerso da piccoli e medi pezzi di ghiaccio, più una certa massa di neve. Quando siamo arrivati al campo 2 abbiamo dovuto recuperare la tenda sotto “una tonnellata di neve”. Alcuni pali si sono spaccati ed una parte del telo è strappato. La tenda non ha più la sua forma, si schiaccia leggermente sul fianco a causa dei pali rotti e di quelli piegati" aveva scritto l'alpinista nel suo diario online , aggiungendo: "Quello che mi preoccupa di più è se ritroveremo campo 3 oppure no. So che è un posto maledetto per posizionare il campo, l’ho sempre saputo. Domani sarà una giornata molto dura, sia per salire al campo 3 e sia per ritrovare il materiale lasciato in deposito al campo. Nei giorni passati abbiamo fatto una gran fatica per attrezzarlo e per portare su il materiale. Attrezzature necessarie per prepararci alla scalata dello sperone. Se non dovessimo ritrovare quelle attrezzature potremmo non avere i duplicati per continuare la salita".

I due alpinisti i effetti erano rimasti bloccati per diverse settimane al campo base dal maltempo e solo nei giorni scorsi hanno ricominciato la scalata come testimoniato dalla telefonata alla moglie. "Con molta probabilità Daniele e Tom si trovano in una zona con assenza di campo. Non sono visibili neanche dal campo base, essendoci elevata nuvolosità" hanno spiegato dallo staff, aggiungendo: "Siamo in attesa di ricevere conferme sulla loro posizione, si presume che non abbiano segnale per comunicare, il cielo è nuvoloso e quindi non si riesce a vedere oltre campo 3″.

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