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Salvini: “Governo non entra in camera da letto, ma bambino ha diritto a una mamma e un papà”

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini torna a parlare delle famiglie omosessuali dopo le polemiche sul ministro della Famiglia Lorenzo Fontana e prende nuovamente posizione sul tema: “Il governo non entra nella camera da letto, ma un bambino ha diritto ad avere una mamma e un papà, non il genitore 1,2 o 3”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dopo le polemiche degli scorsi giorni sul ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana, in merito alla questione delle famiglie omosessuali, il leader della Lega e neo-ministro dell’Interno Matteo Salvini torna a parlare del tema durante un comizio a Fiumicino, vicino a Roma. Salvini sottolinea che “il governo non entra nella camera da letto”, ma, allo stesso tempo, precisa che “un bambino ha diritto ad avere una mamma e un papà, non il genitore 1,2 o 3”. Il ministero dell’Interno ribadisce la sua posizione: “Voglio fare cose normali, non discriminare nessuno. Non me ne frega se il barista, il tassista o la parrucchiera sono omosessuali: ciascuno ha diritto di fare quel che vuole in camera da letto. Ma grido con tutta la forza che ogni bambino ha diritto di avere una mamma e un papà”.

Salvini passa poi dall’argomento famiglia a quello riguardante il fisco: “Sulla flat tax – afferma – vale quello che c’è scritto sul contratto, ma il primo intervento sarà la pace fiscale, con la chiusura delle liti tra italiani ed Equitalia. Il secondo intervento sarà sulle imprese, dall'anno prossimo interverremo sulle famiglie”. Il ministro dell’Interno si sofferma anche sui rapporti nel governo e sulle sue iniziali perplessità: “Questo è un governo che molti non avrebbero voluto vedere nascere e su cui anche io, all'inizio, avevo qualche dubbio perché la Lega è la Lega, mentre i 5 Stelle vengono da un percorso culturale diverso”. Nonostante questo, l’esecutivo è nato intorno a una figura, quella di Conte: “Siamo perfettamente in sintonia, anche oggi ho sentito il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Capiteranno delle litigate lungo il percorso come in ogni famiglia”.

Al termine del comizio Salvini parla anche del suo ormai ex alleato Silvio Berlusconi, incontrato oggi a Milano: “Non voteranno la fiducia ma io non gliel’ho chiesto – sottolinea -. Abbiamo parlato di progetti, di cose da fare perché continuo a ritenere che nel contratto e nell'azione di governo ci saranno tante idee che diventeranno realtà che arrivano dal programma del centrodestra”.

Il ministro dell’Interno parla anche di questioni estere. Innanzitutto, racconta di aver avuto “oggi una telefonata cordiale con il primo ministro ungherese Viktor Orban: lavoreremo per cambiare le regole di questa Unione europea”. E poi non manca una replica alla Tunisia, che oggi ha convocato l’ambasciatore italiano per chiedere chiarimenti proprio su alcune frasi di Salvini: “Qualcuno in Tunisia si è offeso – afferma il ministro dell'Interno – sbagliando: io, guardando ai numeri, ho detto che arrivano persone per bene e persone meno per bene”.

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