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Vandalizzata panchina contro violenza sulle donne, Pratelli: “Atto che alimenta messaggi pericolosi”

Vandalizzata la panchina rossa contro la violenza sulle donne realizzata nel III Municipio. A darne notizia, l’assessora alla Scuola Claudia Pratelli, che ha lanciato un appuntamento per sistemarla. “La società di oggi è violenta e sessista, funestata da un bollettino mensile di femminicidi e violenze di genere. Non c’è spazio per tollerare ‘bravate’ che più o meno consapevolmente alimentano messaggi pericolosi”.
A cura di Natascia Grbic
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"Lo scorso anno abbiamo collocato nel municipio III delle panchine rosse contro la violenza sulle donne. Un segno visibile del nostro impegno per un territorio femminista. Una di queste è stata offesa e la scritta ‘1522 numero antiviolenza e stalking' è diventata il suo opposto". Così Claudia Pratelli, assessora alla Scuola nel III Municipio di Roma, nel commentare la vandalizzazione della panchina simbolo della lotta alla violenza di genere. Sul legno colorato di rosso, ora si legge ‘1522 numero violenza e stalking‘. Un'offesa a tutte quelle donne che sono abusate e hanno necessità di rivolgersi ai centri antiviolenza, che ogni giorno ricevono decine di chiamate.

"L’amica che me l’ha segnalato mi ha scritto ‘capisco che è una cosa da poco, ma con la somma di cose da poco siamo arrivate alla società di oggi' – continua Pratelli – È esattamente così e la società di oggi è violenta e sessista, funestata da un bollettino mensile di femminicidi e violenze di genere. Non c’è spazio per tollerare ‘bravate' che più o meno consapevolmente alimentano messaggi pericolosi. Per questo il nostro impegno, fatto di educazione sentimentale nelle scuole e promozione di spazi e cultura per le pari opportunità e le differenze, ha bisogno subito di un’altra tappa: appuntamento oggi alle 17 a piazza Vimercati per ripristinare il messaggio antiviolenza".

Le panchine rosse sono state realizzate in moltissime città d'Italia. Sono un simbolo contro la violenza sulle donne, costruite per ricordare le tante vittime ammazzate dalla ferocia di ex, compagni, mariti. E con l’obiettivo di sensibilizzare le persone su quello che ormai è diventato un vero e proprio dramma sociale.

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