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Troppa burocrazia, e la fabbrica di vaccini Covid del Lazio va a Oxford: persi 100 posti di lavoro

La multinazionale farmaceutica Catalent ha ufficialmente ritirato il suo investimento da 100 milioni di euro per il suo stabilimento di Anagni.
A cura di Enrico Tata
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La multinazionale farmaceutica Catalent ha ufficialmente ritirato il suo investimento da 100 milioni di euro per il suo stabilimento di Anagni. Questo, spiega il sindaco della cittadina ciociara, Daniele Natalia, perché la pratica per concedere l'autorizzazione è rimasta bloccata al Ministero dell’Ambiente. "Le multinazionali ed il mercato del lavoro non aspettano i tempi biblici dell’Italia per concedere una semplice autorizzazione ambientale", ha commentato il primo cittadino. E così l'azienda, specializzata in produzione di sostanze farmacologiche biologiche, soprattutto vaccini, sposterà i soldi in Inghilterra, a Oxford.

Secondo il sindaco Natalia il problema delle lungaggine nel rilascio dell'autorizzazione è dovuto ai vincoli della zona industriale di Anagni, sito di interesse nazionale, a causa dell'inquinamento della Valle del Sacco. In una lettera inviata ai quotidiani locali, il primo cittadino spiega che il Sin della Valle del Sacco, sito di interesse nazionale per l'inquinamento, venne istituito nel 2017 e si adottò "per la sua perimetrazione un criterio estremamente, anzi direi follemente, prudenziale che incluse vastissime parti del territorio comunale di Anagni, anche lontane chilometri dal famigerato fiume Sacco, decretandone la paralisi economica e l’impossibilità di attirare investimenti". Per il sindaco, "quando si tratta di avviare le opere di bonifica necessarie, nelle zone cui veramente serve, il Ministero dell’Ambiente e gli altri Enti competenti competenti latitano, i fondi restano bloccati, si aspettano i soliti “tempi biblici” ed il territorio non ha alcun beneficio, anzi".

Dello stabilimento della Catalent di Anagni si è già parlato circa un anno fa, quando è stata annunciata una partnership con la Jannsen per l'infialamento, le ispezioni, l'etichettamento e il confezionamento del vaccino monodose anti Covid. "Come parte di questo accordo ampliato, Catalent accelererà su un'ulteriore linea di riempimento di fiale ad alta velocità che dovrebbe essere operativa nel quarto trimestre del 2021, per supportare la produzione del vaccino Janssen fino alla fine del 2022", si leggeva nella nota diffusa a marzo 2021. Lo stabilimento di Catalent di Agnagni occupa una superficie di oltre 28mila metri quadrati e "offre ampie capacità nel riempimento di liquidi asettici per prodotti biologici e sterili su più dimensioni di fiale e complete primarie e secondarie soluzioni di confezionamento, inclusa la serializzazione, per supportare il lancio di prodotti per solidi orali, prodotti sterili e biologici".

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