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Tivoli, maltratta genitori e fratello malato per ottenere i soldi della droga: arrestata 24enne

Gli agenti del commissariato di Tivoli hanno eseguito l’ordine di custodia cautelare in carcere nei confronti di una giovane di 24 anni: per otto anni ha maltrattato i familiari per ottenere i soldi necessari per comprarsi alcool e droghe. Negli scorsi mesi la donna si è resa protagonista di diversi atti illeciti, arrivando anche a rapinare un ragazzo ferendolo con una mannaia.
A cura di Francesco Muccino
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Aggredisce e minaccia la famiglia ripetutamente da otto anni pur di ottenere i soldi necessari acquistare alcool, droga e psicofarmaci. Una giovane di 24 anni residente a Tivoli è stata arrestata lo scorso 7 ottobre con l'accusa di estorsione, lesione personale e maltrattamenti in famiglia. La misura cautelare in carcere, emessa dal Gip Sabina Lencioni, si è resa necessaria a seguito delle indagini condotte dagli agenti del settore Anticrimine del commissariato di Tivoli, dalle quali sono emersi i gravi soprusi ai quali la ragazza sottoponeva tutti i familiari, madre, padre e fratello malato, in un clima di pericolosa convivenza divenuta ormai intollerabile. In alcune occasioni si è anche recata sul posto di lavoro del padre, facendo ulteriori pressioni e invocando quei soldi necessari per soddisfare le sue dipendenze.

Aggressioni con mannaia e la minaccia di prostituirsi

I lunghi anni di violenze con la propria famiglia sono il culmine di una serie di episodi illeciti dei quali la 24enne si è resa protagonista, che evidenziano come la sua pericolosità vada oltre le mura domestiche. Negli scorsi mesi, assieme al proprio compagno, la giovane ha aggredito a colpi di mannaia un ragazzo nel tentativo di rapinarlo dei suoi averi. Poco tempo dopo è stato il fidanzato stesso a finire vittima di un'aggressione: la ragazza lo ha ferito tramite un coltello e un vaso, procurandogli diverse ferite al corpo e sul volto. Molti altri gli episodi di cui si è resa protagonista, inclusi litigi con i pusher per debiti di droga da saldare, oltre a ripetute minacce di scenate in pubblico e anche di prostituirsi. La donna, inoltre, aveva iniziato a muoversi portando sempre appresso alcuni coltelli nascosti all'interno della borsa. Una vita fuori controllo, sempre più ingestibile con il passare del tempo, che ha reso inevitabile la custodia cautelare in carcere, salvaguardando così la sicurezza di un'intera famiglia stremata da quasi un decennio di maltrattamenti.

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