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Termovalorizzatore a Roma: chi è contro l’inceneritore e chi è a favore

Pd, centrodestra e lista Calenda sono d’accordo con l’idea di Gualtieri di realizzare un termovalorizzatore a Roma. Contrari i 5 Stelle, Sinistra Civica Ecologista ed Europa Verde.
A cura di Enrico Tata
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Il governo ha approvato il decreto che conferisce al sindaco Gualtieri, commissario per il Giubileo, poteri straordinari sulla gestione dei rifiuti. In altre parole, potrà agire in deroga al piano regionale sui rifiuti, che non prevede la realizzazione di impianti come il termovalorizzatore annunciato dal primo cittadino della Capitale. In consiglio dei Ministri i rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno deciso di non votare il provvedimento: siamo d'accordo a conferire poteri straordinari al sindaco, ma per realizzare impianti innovativi e non vecchi come gli inceneritori, è il ragionamento dei ministri pentastellati. Una soluzione, quella del termovalorizzatore, che sta spaccando anche la maggioranza che sostiene Gualtieri in Campidoglio. I rappresentanti di Sinistra Civica Ecologista ed Europa Verde hanno già protestato e si dicono contrari alla proposta.

Chi è a favore del termovalorizzatore a Roma

Il Partito democratico voterà oggi un ordine del giorno proprio sul piano rifiuti descritto da Gualtieri e dall'assessora all'Ambiente, Sabrina Alfonsi. L'odg prevede il "pieno sostegno" del Pd romano "alla strategia adottata per offrire una soluzione all'emergenza dei rifiuti attraverso la riduzione della produzione, l'effettivo incremento della raccolta differenziata e la realizzazione di un termovalorizzatore a controllo pubblico e di tutti gli impianti necessari a realizzare la chiusura del ciclo nel territorio di Roma Capitale". La direzione esprime inoltre "soddisfazione per la scelta del governo Draghi di attribuire al sindaco di Roma poteri speciali per la realizzazione del piano rifiuti", "sostiene l'impegno dell'amministrazione capitolina a portare avanti un percorso di condivisione aperto alla città".  Il segretario nazionale, Enrico Letta, si è espresso con queste parole sulla questione: “Il tema del termovalorizzatore è molto semplice, non sarà certamente il futuro ma Roma ha una situazione particolare. Nel 2025 c’e il Giubileo nella Capitale arriveranno milioni di persone e queste persone faranno rifiuti. Quindi la scelta che è stata fatta è una scelta straordinaria, pensata in vista del giubileo e penso sia stato giusto farla”.

D'accordo con la realizzazione del termovalorizzatore anche il centrodestra, con il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha dichiarato: "Mi preoccupa chi nel 2022 non vuole i termovalorizzatori. C'è la perenne emergenza rifiuti in tutta Italia e c'è il problema dell'energia, quindi bene trasformare i rifiuti in energia. Nel 2022, dire no ad un termovalorizzatore significa vivere su Marte. Deciderà Draghi cosa fare. I rifiuti ovunque diventano energia pulita, Roma vive in emergenza rifiuti da anni e continuare a dire che bisogna aiutare i signori delle discariche non è intelligente".

"L'ennesimo no sul termovalorizzatore a Roma da parte di Giuseppe Conte e dei ministri M5s ha l'obiettivo di intimidire il sindaco Gualtieri. Auspichiamo che non ci siano ripensamenti o retromarce sulla decisione di realizzare questo impianto di cui parliamo sin dall'inizio della campagna elettorale per risolvere una volta per tutte il problema dei rifiuti in città", è invece la posizione dei consiglieri della lista Calenda.

Chi è contro l'inceneritore a Roma

Come detto, i ministri del Movimento 5 Stelle hanno deciso di non votare la norma che lascia carta bianca a Gualtieri sui rifiuti. Dal Movimento fondato da Beppe Grillo sono arrivate critiche nette alle proposte del sindaco, anche se l'assessora alla Transizione ecologica della Regione Lazio, Roberta Lombardi, si è detta rassicurata dalle parole del primo cittadino: "Bisogna essere coerenti nella risoluzione di problemi annosi come quelli dei rifiuti a Roma e intraprendere coraggiosamente la strada della transizione ecologica. Ho parlato col sindaco Gualtieri e ho avuto ampie rassicurazioni, ho trovato una persona che mi è sembrata intellettualmente onesta".

Il consigliere capitolino di Europa Verde, Nando Bonessio, ha espresso la sua totale contrarietà alla proposta del sindaco Gualtieri:  "Sento la necessita' di ribadire tutta la mia contrarietà, non ideologica ma basata su dati tecnici e scientifici, a chi pensa di imporre la realizzazione di un inceneritore a Roma, inutile e dannoso ai fini della risoluzione della problematica del trattamento dei rifiuti ma finanche contrario rispetto a quanto ci viene indicato dall'Unione Europea". In netto disaccordo anche i consiglieri di Sinistra Civica Ecologista: "Il programma di Gualtieri Sindaco non prevedeva inceneritori. Il programma di Sinistra Civica Ecologista con il quale abbiamo chiesto alle elettrici e alle elettori di votare Gualtieri Sindaco di Roma aveva e continua ad avere in impostazione radicalmente diversa, come hanno ricordato i consiglieri comunali di Sce. Qui, non si tratta di rompere tabù, ma di riportare indietro la città".

Contraria all'inceneritore anche la Cgil, con il segretario regionale Natale Di Cola, che ha spiegato: "Mentre il mondo si interroga sui nuovi impianti, su come ridurre le emissioni e su come riciclare le materie prime, noi puntiamo fuori tempo massimo su strutture che guardano al passato".

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