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Covid 19

Tavolini e pedane all’aperto concessi per il Covid anche a Roma resteranno fino a fine estate

L’emendamento passato alla Camera proroga la concessione delle osp emergenziali fino al 30 settembre 2022. Tavolini e pedane di bar e ristoranti resteranno nel centro storico.
A cura di Alessia Rabbai
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Tavolini e pedane di bar e ristoranti all'esterno concessi per il Covid-19 anche a Roma resteranno dove sono fino alla fine dell'estate. A stabilirlo e per tutto il territorio nazionale l'emendamento passato oggi alla Camera con la proroga, contenuta all'interno del decreto Ucraina-bis, fino al 30 settembre. Così il Campidoglio, che alla data di scadenza delle osp precedentemente fissata al 1 luglio 2022, anche su richiesta dei residenti del centro storico, aveva intenzione di preparare una delibera comunale per far tornare a pagare il suolo pubblico, ora è costretto a fare dietro front davanti alla normativa nazionale. L'iniziativa del Comune di Roma aveva come obiettivo quello di ripristinare per gli esercenti le disposizioni degli spazi com'erano prima della pandemia, strade e marciapiedi, specialmente del centro storico nel I Municipio, occupate dai dehors.

Concessioni fatte in via emergenziale per far fronte negli scorsi anni nel pieno della pandemia alla richiesta da parte del Governo di riaprire le attività, ma rispettando il distanziamento sociale. Per ripartire senza affollare troppo i locali c'era infatti bisogno di spazio. Tavoli e pedane che ad oggi occupano ancora il suolo pubblico, marciapiedi adibiti al passaggio dei pedoni e parcheggi. Resteranno ancora in strada fino alla fine dell'estate, per agevolare la ripartenza estiva e aiutare l'economia, in quella che si prospetta la prima bella stagione dopo il termine dello stato d'emergenza e la rimozione delle misure di contenimento. Niente più mascherina né distanzaimento tra i tavoli, i locali potranno accogliere i clienti con il massimo della capienza, occupando tutti i tavoli e sedie per pranzo o nelle serate d'estate. Ma c'è chi non è d'accordo, esasperato dalla presenza selvaggia dei tavoli, che in alcuni casi lasciano a stento un passaggio per accedere alle abitazioni, come i residenti, che due giorni fa hanno manifestato davanti al Comune di Roma.

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