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Roma, pedane e tavolini bar all’aperto anche nel 2022. Ma multe severe ai tantissimi abusivi

La mozione per chiedere la proroga delle misure per la concessione di suolo pubblico a bar e ristoranti verrà discussa la prossima settimana nel corso dell’Assemblea capitolina.
A cura di Enrico Tata
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Sarà il governo a decidere, con un emendamento alla legge di Bilancio, in merito alla eventuale proroga delle misure straordinarie per la concessione di suolo pubblico per bar e ristoranti anche per il 2022. Se l'esecutivo darà il via libera, quindi, i locali potranno continuare a utilizzare gli spazi all'aperto senza pagare un euro. Nel 2021, infatti, il pagamento della Tosap e della Cosap è stato sospeso e così i commercianti hanno approfittato per aprire pedane e dehors con una procedura amministrativa agevolata. Molti, tuttavia, sono ancora abusivi e proprio su questo punto insiste una mozione votata a maggioranza in commissione Commercio e che verrà presentata in Assemblea capitolina la settimana prossima. Spiega a Fanpage.it Andrea Alemanni, consigliere del Partito democratico, presidente della commissione: "Chiediamo al sindaco di destinare risorse per le rimozioni in danno delle pedane abusive e in secondo luogo chiediamo alla giunta di impegnarsi a ricostruire e riattivare il Gruppo di coordinamento controlli sul Territorio per il contrasto all'evasione fiscale della Polizia Municipale. In pochi mesi e verificando soltanto una piccola parte dei locali, quel gruppo era riuscito a recuperare ben 7 milioni di euro di evasione". La rimozione in danno consiste nel rimuovere, nello specifico, le pedane abusive a quei commercianti che si rifiutano di farlo. "Il grande limite attuale è che non ci sono risorse per farlo e questo limite, noto anche ai commercianti, ingenera spesso il malcostume di tenere la pedana nonostante la multa ricevuta".

Alemanni (Pd): "Rivedere il canone di concessione suolo pubblico e colpire abusivi"

Il terzo aspetto riguarda per l'appunto il piano tariffario che, "per come è ora, è iniquo per quanto riguarda le differenze tra quartieri". Nel canone per la concessione di suolo pubblico c'è già una differenza tra le diverse zone Roma, con il centro storico che, come è facile intuire, ha un canone più elevato più rispetto alle zone periferiche: "Ma attualmente la differenza è iniqua e mal proporzionata rispetto al valore degli spazi in centro e in periferia". Come detto, sarà il governo a decidere se rifinanziare o meno la concessione gratuita del suolo pubblico oppure se rinnovare soltanto la semplificazione amministrativa.

La giunta del Municipio I ha protestato per le troppe pedane autorizzate nelle vie del centro: ad oggi ce ne sono 2.210 e rappresenterebbero circa il 65 per cento di quelle presenti in tutta Roma. Questo, tra l'altro, avrebbe comportato la perdita di oltre 6mila posti auto. "Con questi numeri e solo quattro funzionari l'ufficio non riesce a lavorare altre richieste. Non abbiamo neanche il dirigente dell'ufficio commercio e pacchi di esposti in Municipio che non si riescono a gestire. Chiedo che la mozione contenga il blocco delle nuove pedane nel Municipio I. Anche i residenti hanno diritto a vivere normalmente", si è lamentato l'assessore al Commercio del Municipio Roma I, Jacopo Scatà. "L'importante è avere risorse per verificare, multare e rimuovere. Perseguendo gli abusivi il quadro delle pedane verrebbe molto ridimensionato anche nei municipi del centro. La vera difficoltà è provocata dall'altissimo abusivismo e, peraltro, stiamo parlando comunque di una situazione di emergenza dettata dalla pandemia. In una condizione normale circa due terzi delle pedane autorizzate in deroga non potrebbero comunque restare", ha commentato Alemanni.

Diaco (M5s): "Da maggioranza solo cavilli per ostacolare attività produttive"

Parallelamente alla mozione approvata dalla commissione Commercio, ieri i consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno presentato un loro documento all'Assemblea, che però è stato bocciato. Nella mozione si chiedeva di "ampliare le misure di sostegno alle nuove tipologie di occupazione di suolo pubblico, quali le librerie e le strutture ricettive alberghiere in possesso di abilitazione all'esercizio dell'attività di somministrazione alimenti e bevande anche ai non alloggiati. Ci eravamo inoltre attivati per velocizzare l'iter per l'esame e la valutazione dei progetti di riqualificazione che includono la rivisitazione delle occupazioni di suolo pubblico estendendole fino a 25 metri dal fronte degli esercizi". Ha spiegato a Fanpage.it il consigliere del Movimento 5 Stelle, Daniele Diaco: "Grazie alle delibere della nostra amministrazione abbiamo permesso a bar e ristoranti di allargare temporaneamente la loro attività sul suolo pubblico. C'è la scadenza del 31 dicembre e noi ieri abbiamo chiesto semplicemente una proroga di questi provvedimenti messi in atto dalla giunta Raggi. Quello che non capiamo è quello che vuole fare la nuova maggioranza, dato che le nostre delibere erano chiare e condivise. La questione della gratuità è legata all'emergenza Covid e quindi, visto il perdurare della pandemia, in questo contesto la gratuità delle concessioni resta importante. Il nostro obiettivo è aiutare le attività produttive, ma questa mozione della maggioranza non mi sembra vada in questo verso. Chiediamo a bar e ristoranti tante cose, ma l'obiettivo qual è? Non si capisce. Aiutare le attività produttive o trovare cavilli per ostacolarle? Sul rispetto delle leggi, ovviamente, siamo tutti d'accordo, c'è una polizia locale deputata a fare rispettare le regole".

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