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Covid 19

Tamponi rapidi a 22 euro, operativi solo 10 laboratori su 94: caos e linee telefoniche in tilt

“I laboratori privati devono accelerare l’operatività sui tamponi rapidi – dichiara l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato – Finora su 94 strutture che hanno manifestato l’interesse e la dichiarazione di inizio attività, solo una decina sono operative alla tariffa concordata. Devono accelerare ed essere tutte attive”.
A cura di Natascia Grbic
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"La Regione Lazio ha superato la quota di 1 milione di tamponi eseguiti. Si sta implementando l’intera rete dei drive-in regionali su tutto il territorio fino al raddoppio delle strutture e si sta dimensionando con l’obiettivo di arrivare alla quota di 20 mila tamponi al giorno". Lo ha dichiarato in una nota l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, aggiungendo che sono stati attivati due nuovi drive-in: quello di Albano (Asl Roma 6), destinato alle scuole e operativo già da oggi, e quello di Civita Castellana (Asl di Viterbo), operativo da domani. "Un lavoro importante e si prevede un aumento dei casi", specifica l'assessore. I nuovi drive-in sono stati aperti per decongestionare le code chilometriche ai punti di prelievo sparsi nella capitale, che stanno registrando ore di attesa. Con conseguenti disagi per i cittadini, ma anche per gli operatori sanitari.

Al fine di velocizzare i tempi di attesa, la Regione Lazio ha dato l'autorizzazione a 94 laboratori privati di effettuare i tamponi rapidi. A distanza di una settimana, la maggior parte delle strutture non ha ancora i kit. E così i cittadini continuano a chiamare per fare i test rapidi, ma i laboratori non possono ancora fissare gli appuntamenti. Senza contare le linee intasate e spesso non raggiungibili per il grande afflusso di chiamate. Una situazione caotica, che sta generando molta confusione. "I laboratori privati devono accelerare l’operatività sui tamponi rapidi – spiega D'Amato nel comunicato – Finora su 94 strutture che hanno manifestato l’interesse e la dichiarazione di inizio attività, solo una decina sono operative alla tariffa concordata. Devono accelerare ed essere tutte attive. Presto si concluderà anche l’avviso per i Medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta per consentire anche a loro di eseguire i tamponi rapidi". Sono i laboratori privati, infatti, a dover acquistare il kit per il tampone rapido.

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