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Stupro di Capodanno, il risultato della perizia: “Dna dei 5 indagati non compare sulla biancheria”

“Il dna degli indagati non è presente sulla biancheria della vittima”, questo il risultato della perizia per il caso di stupro avvenuto durante la festa di Capodanno 2021 a Primavalle.
A cura di Beatrice Tominic
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La villetta in cui si sono consumate le violenze.
La villetta in cui si sono consumate le violenze.

"Il dna dei cinque indagati non compare sulla biancheria della vittima", questo l'esito della perizia chiesta dal giudice per le indagini preliminari dell'inchiesta sullo stupro di Capodanno del 2021, quando durante una festa, nella serata di San Silvestro, è stata violentata una ragazza di 16 anni.

Secondo quanto emerge, le tracce che sono state ritrovate addosso alla minorenne appartengono a cinque diverse persone, come dimostra il dna. Le analisi hanno portato alla luce che uno dei 5 appartiene alla ragazza stessa (come il sangue rinvenuto sui reperti), un altro è femminile e gli ultimi tre maschili. Nessuno dei tre, però, corrisponde al profilo genetico dei 5 ragazzi accusati delle violenze nella villa di Primavalle, come nell'allegato ai due avvisi di conclusione delle indagini della procura ordinaria e della procura per i minorenni riportato da la Repubblica.

Le indagini sono durate circa due anni. La ragazza violentata adesso vive in un luogo protetto. Patrizio Ranieri, l'unico imputato maggiorenne, è già finito a processo per lo stupro.

Lo stupro di Capodanno

La vicenda è emersa all'inizio del 2022, a circa un anno da quando si sono svolti i fatti, quando la polizia ha arresto tre ragazzi accusati di violenza sessuale nei confronti di una ragazza di appena 16 anni. L'episodio di violenza si sarebbe svolto in una villetta nel quartiere di Primavalle, in occasione di una festa organizzata nella serata di San Silvestro. Durante le indagini i ragazzi si erano dimostrati inizialmente restii a parlare, ma in breve tempo gli agenti hanno avuto conferma della presenza di droghe e alcool analizzando le conversazioni dei gruppi WhatsApp fra i partecipanti alla festa.

Per ciò che è successo nel corso di quella serata, tutti gli indagati rischiano di finire a processo. Le indagini a carico di 6 persone sono state chiuse, ma restano aperte quelle per altri tre ragazzi minorenni all'epoca dei fatti per droga; un'altra persona è indagata per minacce e detenzione illegale di armi e un'ultima per spaccio di droga.

Altre due persone sono accusate dello stupro nei confronti della ragazza mentre per il figlio del padrone di casa si prospetta l’ipotesi di reato di favoreggiamento. Secondo le ultime ricostruzioni, inoltre, la sedicenne non sarebbe l'unica ragazza ad aver subito violenza sessuale: un altro ragazzo sarebbe accusato di stupro nei confronti della fidanzata.

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