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Stupro Capodanno, spunta un’altra vittima: sarebbero due le ragazze abusate nella casa di Primavalle

Sarebbero due le ragazze violentate la notte di Capodanno 2021 nella villa di Primavalle. Uno dei tre arrestati avrebbe abusato anche di un’altra giovane mentre versava in uno stato di ‘inferiorità psicofisica’.
A cura di Beatrice Tominic
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Spunta anche un'altra violenza alla festa di Capodanno che si è svolta a Primavalle. Potrebbero essere due le ragazze abusate nella villa la notte fra il 31 dicembre 2020 e il primo gennaio 2021. Negli ultimi giorni, a quasi tredici mesi di distanza dalla data in cui si sono consumate le violenze, si è proceduto con l'arresto di tre ragazzi accusati di aver abusato in gruppo di una minore. Uno di loro è accusato di aver stuprato anche un'altra giovane. Come si legge nell'ordinanza del gip, il ragazzo avrebbe costretto entrambe a "subire e a compiere atti sessuali" approfittando delle "loro condizioni di inferiorità psichica e fisica […] in quanto in forte stato di alterazione psico-fisica".

Un'altra ragazza violentata a Capodanno: "Vedevo gli unicorni"

"Io vedevo anche gli unicorni che volavano e i tappeti che si muovevano." Questa una delle frasi dette dalla seconda ragazza alle amiche che quella sera hanno partecipato alla festa. Agli inquirenti, inoltre, ascoltata come testimone, ha dichiarato di essere in forte stato di alterazione a differenza del ragazzo, sobrio e lucido. Parole che potrebbero aggravare la posizione del ragazzo, già accusato di aver partecipato allo stupro di gruppo ai danni di una minore. Nelle carte il giudice scrive che "si evidenzia come anch'egli abbia una percezione delle ragazze con le quali si relaziona quali meri oggetti del proprio soddisfacimento sessuale".

Lo stupro nella villa di Primavalle

La violenza sessuale nei confronti di questa ragazza sarebbe la seconda avvenuta nella notte fra San Silvestro del 2020 e Capodanno 2021 nella villa di Primavalle. La prima, ai danni di una ragazzina allora 16enne, ha visto scattare la misura cautelare nei confronti dei tre maggiorenni. Una volta scattata la denuncia, la ragazza è stata nuovamente vittima di accuse e insulti da parte degli aggressori e delle loro famiglie. Uno degli arrestati ha voluto incontrarla dopo la violenza: ha provato a farle credere che fosse consenziente e ha cercato di colpevolizzarla, dicendole che aveva "rovinato la festa a tutti".

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