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Sciopero dei mezzi pubblici a Roma 25 novembre: bus, metro e treni a rischio per 4 ore

Tutela della salute, sicurezza di lavoratori e cittadini e assenza di controlli efficaci sono alcune delle motivazioni dello sciopero dei mezzi pubblici a Roma di domani, mercoledì 25 novembre, quando i dipendenti Atac incroceranno le braccia dalle ore 8.30 alle ore 12.30. Autobus, metro e ferrovie sono a rischio per quattro ore.
A cura di Alessia Rabbai
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Sciopero dei mezzi pubblici a Roma domani, mercoledì 25 novembre. A rischio autobus, tram, metropolitane e ferrovie gestite da Atac. La mobilitazione è stata proclamata dall'Unione sindacale di base Lavoro privato e avrà la durata di quattro ore nel corso della mattinata. I lavoratori incroceranno le braccia dalle 8.30 alle 12.30. Nel dettagio, una possibile temporanea sospensione del servizio di trasporto potrebbe riguardare le linee di autobus e filobus impiegate nel servizio di superficie, le linee A, B, B1 e C della metropolitana e le ferrovie regionali Roma-Lido, Roma-Viterbo e Termini-Centocelle, che potrebbero subire modifiche o stop delle corse.

Gli orari in cui il servizio è garantito

Il servizio è comunque assicurato ai viaggiatori al di fuori dell'orario in programma dello sciopero, da inizio servizio fino alle ore 8.30 con ultime corse e tornerà regolare dopo le ore 12.30. Se in mattinata si prevedono disagi per la possibile interruzione del servizio, nel pomeriggio la circolazione non subirà cambiamenti. L'agenzia che gestisce il trasporto pubblico capitolino rende noto che nelle stazioni delle linee metroferroviarie che resteranno, eventualmente, aperte, non sarà però garantito il funzionamento di scale mobili, ascensori, montascale e potranno verificarsi possibili interruzioni del servizio biglietterie.

I motivi dello sciopero dei mezzi pubblici a Roma del 25 novembre

Tra le motivazioni dello sciopero dei dipendenti Atac di domani c'è la tutela salute, la sicurezza lavoratori e cittadini, i provvedimenti di prevenzione, gli investimenti nella prevenzione del rischio di contagio, i ritardi cassa integrazione. Inoltre sotto alla lente d'ingrandimento sono finiti quadri normativi insufficienti e poco chiari per i datori di lavoro e l'assenza di controlli efficaci in ambito dell'emergenza Covid. Per quanto riguarda le adesioni agli scioperi precedenti, è stata del 14.8 per cento per esercizio superficie e del 18.8 esercizio metropolitane e ferrovie regionali quella del 18 giugno 2020, mobilitazione di 24 ore proclamata da Orsa e Usb.

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