77 CONDIVISIONI

Ruba le ceneri di Elena Aubry dal Verano: rinviato a giudizio 52enne

“Sapete quando è stata rimandata la prossima udienza? L’11 marzo 2025”, ha detto la mamma della ragazza in un video pubblicato sui social dopo l’appuntamento in tribunale.
A cura di Beatrice Tominic
77 CONDIVISIONI
Immagine

"Non è un pazzo: sapeva quello che faceva e lo ha fatto. Si è portato via le ceneri di Elena. Il suo avvocato mi ha detto quando lo ha sentito l'ultima volta si trovava in Albania": queste le parole di Graziella Viviano, la mamma di Elena Aubry di ritorno dal Tribunale sull'uomo di 52 anni che nel 2020 ha rubato le ceneri della figlia dal cimitero del Verano. Nel corso della mattinata, prima dell'appuntamento in aula, aveva scritto sempre sui social: "Andiamo a prepararci per questa mattinata in Tribunale di rinnovato… strazio".

L'uomo, accusato di vilipendio di cadavere, violazione di sepolcro, sottrazione, distruzione e occultamento di cadavere, è stato rinviato a giudizio. "Sapete quando è stata fissata la prossima udienza? – sottolinea la mamma di Elena sui social network – L'11 marzo 2025".

Nel frattempo, continua il procedimento per accertare le responsabilità della morte della giovane, che ha perso la vita il 6 maggio 2018 mentre percorreva in moto via Ostiense: Elena, come hanno scritto i giudici, è caduta a causa delle condizioni in cui si trovava la strada. Per l'incidente un ingegnere è stato condannato a due anni, mentre altri sette funzionari pubblici sono stati rinviati a giudizio.

Il ladro che ha rubato l'urna di Elena Aubry

Il ladro, oltre ad avere precedenti dello stesso genere, agiva comportandosi con lucidità: l'uomo che ha rubato l'urna di Elena Aubry dal Verano si inventava addirittura degli escamotage per rendere più facile il furto degli oggetti dalle tombe. In un diario, inoltre, annotava in maniera certosina, tutti gli appunti sul materiale trafugato. A proposito dell'urna di Elena, aveva scritto: "4.3.20 Presa Elena Aubry. Nata 28.10.1992 Morta 6.5.2018".

Il furto e l'urna ritrovata

Il resoconto della mattinata è arrivato con un video pubblicato su Facebook in cui ha ripercorso tutto l'accaduto. "Il giudice mi ha chiesto se avessi ritrovato mia figlia – ha esordito – E io ci sono riuscita, tra casualità e l'aiuto dei carabinieri". Quando si è accorta che l'urna che conteneva le ceneri della figlia Elena non era più nel cimitero, è andata diretta nella caserma in via dei Volsci: "Non ho neanche avvertito i parenti più stretti, è come se fossi stata guidata direttamente lì. E proprio lì ho trovato la memoria storica: i carabinieri, bravissimi, si sono ricordati di una persona che aveva già rubato foto di donne al cimitero. Sono state fatte tante ipotesi, ma i carabinieri sono stati eccezionali. Sono andati a casa sua e hanno ritrovato l'urna".

L'urna è quindi tornata nelle mani della mamma di Elena, con il sigillo ancora chiuso, ma senza il nome. Nonostante questo, la donna l'ha riconosciuta subito: era quella che conteneva le ceneri della figlia. Confonderla, ha ricordato, sarebbe stato impossibile: dopo la morte della figlia ne ha scelta una verde, della stessa sfumatura dei suoi occhi, realizzata da un artista che realizza creazioni uniche. "Mai una uguale all'altra", ha precisato.

77 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views