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Ingegnere condannato per la morte di Elena Aubry, la sentenza: “Tragedia prevedibile ed evitabile”

Elena Aubry è morta a maggio 2018 in un incidente in moto su via Ostiense. La ragazza è caduta a causa delle condizioni della strada.
A cura di Natascia Grbic
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Elena Aubry
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La morte di Elena Aubry è stata un evento "prevedibile ma evitabile attraverso il comportamento doveroso (…) di tutti i funzionari pubblici e privati responsabili della manutenzione". Questo ciò che scrive la giudice per l'udienza preliminare Roberta Conforti nelle motivazioni della sentenza di condanna a due anni per omicidio stradale nei confronti di Alessandro Di Carlo, il responsabile della sorveglianza della ditta vincitrice dell'appalto per la manutenzione delle strade del X Municipio.

Come riportato da Il Corriere della Sera, l'uomo va "dichiarato responsabile in cooperazione colposa con gli altri imputati". Di Carlo, infatti, ha scelto il rito abbreviato, ma nel 2024 saranno in sette ad andare a processo con il rito ordinario. Si tratta di tre dirigenti del Simu, tre impiegati municipali e il responsabile legale della Esgra, ditta vincitrice dell'appalto.

Secondo la gup, la morte di Elena Aubry era una tragedia assolutamente evitabile. Questo perché "a distanza di 150 metri da dove ha perso la vita Aubry nel 2016 è avvenuto un altro incidente e il personale intervenuto ha segnalato l’ammaloramento del manto stradale". Le condizioni in cui versava il manto stradale di via Ostiense sarebbero state note da tempo, ma nessuno avrebbe fatto nulla per migliorarlo. Di Carlo, da parte sua, ha dichiarato di aver fatto tutto il possibile, e di aver segnalato i problemi delle radici: sarebbe stata l'amministrazione a dover intervenire, cosa che non è successa.

"Il 2024 mi preoccupa, morirò io prima dell'inizio del processo – aveva dichiarato Graziella Viviano, madre di Elena – La condanna la deciderà il giudice ma dovrà essere tale da impedire che si ripeta quanto successo a Elena. Io ho visto la strada in cui è morta Elena due ore dopo l'incidente, e ho visto che la manutenzione era inesistente. Elena è morta per colpa di un sistema e spero che questa tragedia non si ripeta".

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