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Roma-Feyenoord, la partita è a Tirana ma si ferma Roma: transenne e stop a bus per paura dei vandali

È normale che una Capitale europea si fermi per paura dei festeggiamenti o delle reazioni per una sconfitta? Sicuramente no.
A cura di Enrico Tata
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Monumenti transennati, fontane chiuse, autobus fermi per tutta la notte. La finale di Conference League si gioca a Tirana, ma è Roma a fermarsi quasi del tutto. La paura del prefetto, del questore e del sindaco è che l'incontenibile gioia o la cocente delusione dei tifosi della Roma possa trasformarsi in atti di vandalismo. Per questo la rete di superficie Atac verrà bloccata a partire dalle 22 e tutti i monumenti più importanti della Capitale sono già stati transennati dagli agenti della polizia locale per evitare problemi. Per paura, evidentemente, di ripetere quello che proprio gli ultras del Feyenoord, avversaria della Roma nella finale di questa sera, combinarono nel centro storico, in piazza di Spagna e in particolare alla ‘Barcaccia' del Bernini, alla vigilia di un match di Europa League di qualche anno fa. Per questo piazza Navona, Fontana di Trevi, le fontane di piazza del Popolo e Campo de' Fiori saranno inagibili. Disposti controlli in tutte le zone della movida e i locali non potranno vendere bevande da asporto in vetro.

La paura è giustificata? Forse si, qualche problema di ordine pubblico potrebbe verificarsi. È normale che una Capitale europea si fermi per paura dei festeggiamenti o delle reazioni per una sconfitta? Sicuramente no. Immaginiamo un dialogo tra un turista e una guida locale: "Scusi, perché queste transenne? Perché non passeranno gli autobus questa sera?". La surreale risposta: "Perché c'è la finale di Conference League a Tirana tra Roma e Feyenoord. E abbiamo paura che i tifosi danneggino i bus".

Non solo: paradossalmente non ci saranno i mezzi pubblici, ma la città si riempirà, comunque vada, di automobili. I circa 50mila tifosi che arriveranno allo stadio Olimpico per guardare la partita al maxischermo allestito nel campo di gioco dell'impianto romano dovranno tornare a casa necessariamente in macchina (le metro resteranno aperte, ma le stazioni sono tutte lontane dall'Olimpico). Presumibilmente i supporter della Roma usciranno dallo stadio, festeggeranno oppure saranno delusi, andranno forse in centro e poi dovranno riprendere la loro auto per tornare a casa (ammesso siano tutti sobri). Insomma, a causa di una partita che si giocherà a oltre 600 chilometri di distanza in linea d'aria, i mezzi pubblici della Capitale d'Italia si fermeranno per paura che qualcuno possa danneggiarli.

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Sono giornalista professionista dal 2015 e mi occupo della cronaca di Roma su Fanpage.it. Ho fatto stage a Repubblica.it, Radio Radicale, ho fondato e diretto la web radio 'Radio Libera Tutti' e sono diventato giornalista pubblicista, nel 2010, collaborando con il settimanale locale 'Velletri Oggi'. Ho frequentato la Scuola di Giornalismo Walter Tobagi/Ifg dell'Università Statale di Milano, ho ricevuto una borsa di studio finanziata da Google per l'eccellenza nel giornalismo e ho vinto il concorso 'Una storia ancora da raccontare: Peppino Impastato', organizzato dal Festival Internazionale del Giornalismo.
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