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Rissa al Pincio, 4 minorenni rischiano il processo: botte a coetanei e genitori

Quattro ragazzi minorenni rischiano di finire a processo con l’accusa di lesioni pluriaggravate per la rissa al Pincio del 5 dicembre e un precedente episodio tra il 21 e il 22 novembre al Quadraro. Hanno preso di mira alcuni loro coetanei e aggredito con un casco i loro genitori intervenuti per difenderli.
A cura di Alessia Rabbai
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La Procura Minorile ha chiuso le indagini nei confronti di quattro ragazzi accusati di lesioni pluriaggravate nella rissa al Pincio del 5 dicembre scorso, che rischiano di finire a processo. Un episodio di violenza quello accaduto due settimane fa alla terrazza sopra Piazza del Popolo, che, come emerso in sede d'indagine, ha un precedente in una lite che si è consumata al Quadraro. Fatti accaduti tra il 21 e 22 novembre nei quali a rimanere coinvolti sono stati anche i genitori di un ragazzo, entrambi colpiti e feriti alla testa con dei caschi. A mettere nero su bianco la ricostruzione dei fatti, come riporta Il Corriere della Sera, è il pubblico ministero Maria Rerna, che descrive riassumendoli, entrambi gli episodi. Aggressioni che non hanno riguardato solo i coetanei, ma anche gli adulti, intervenuti per separarli. Lo scorso sabato alcuni trapper romani si sono incontrati a Piazza del Popolo e al Pincio con un tam tam sui social network, per lanciare un messaggio contro la violenza tra giovanissimi. Poi una nuova lite a Piazza di Siena, a seguito della quale la Questura ha fermato dieci giovani.

I ragazzi indagati hanno aggredito anche due adulti

Nel primo episodio che ha visto i ragazzi indagati protagonisti, c'è stata l'aggressione di un coetaneo e dei suoi genitori, che sono intervenuti per difenderlo. Il primo ragazzo ha colpito violentemente il padre allo zigomo con il casco, mentre il secondo con un calcio in faccia, provocandogli trauma piramidale nasale con tumefazione orbitale, che i medici hanno emesso un referto con una prognosi di un mese. Il primo ragazzo ha poi colpito la madre con il casco  in testa, provocandole un trauma cranico commotivo, un trauma spalla destra e legione lombare, con prognosi di una settimana. Sulla rissa del Pincio scrive: "Agendo in unione e concorso tra loro, mentre si trovavano in compagnia di un folto gruppo di amici, dopo aver avvicinato il rivale con la scusa di un chiarimento per i fatti accaduti il 21 e 22 novembre, dopo averlo strattonato, fatto cadere e trascinandolo in mezzo alla cerchia dei loro amici, lo colpivano violentemente con calci e pugni ai fianchi, cagionandogli la frattura delle ossa nasali – si8 legge su Il Corriere della Sera – Nel medesimo contesto aggredivano anche un amico, intervenuto in sua difesa, prendendolo a schiaffi al volto e cagionandogli un’escoriazione al labbro e facendogli perdere gli occhiali da vista, nonché un altro ragazzo intervenuto in difesa del primo".

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