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Apertura Tmb Guidonia, Alfonsi a Fanpage.it: “Inevitabile, non ci sono altre soluzioni”

“L’incendio al Tmb Malagrotta ha messo totalmente in crisi il sistema, che come sappiamo è particolarmente fragile. Quindi siamo ritornati in un’emergenza pari a quella in cui avevamo trovato la città”, ha dichiarato Sabrina Alfonsi, assessora capitolina ai Rifiuti, nel corso di un’intervista rilasciata a Fanpage.it.
A cura di Enrico Tata
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Rifiuti a terra, cassonetti pieni e Roma di nuovo sporca. L'incendio del Tmb di Malagrotta ha causato gravi problemi alla raccolta dell'immondizia e per settimane l'emergenza è tornata a farsi sentire in molti quartieri della città. "Quell'incendio è stato un incidente particolarmente pesante, perché lì veniva conferito il 50 per cento dei rifiuti indifferenziati della Capitale. Non parliamo quindi di un piccolo incidente e questo ha messo totalmente in crisi il sistema, che come sappiamo è particolarmente fragile. Quindi siamo ritornati in un'emergenza pari a quella in cui avevamo trovato la città. Grazie al lavoro fatto in questi mesi, gli sbocchi siamo riusciti a trovarli abbastanza velocemente, ma è chiaro che la logistica è stata completamente ripensata", ha spiegato a Fanpage.it l'assessora ai Rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi.

"Io credo che i romani già stanno vedendo un miglioramento. Sono circa tre quattro giorni che stiamo ritornando alla normalità. E paradossalmente torniamo alla normalità avendo anche messo in campo nuovi servizi che sarebbero partiti a prescindere. Avevamo detto che a luglio sarebbero partiti lo spazzamento e il lavaggio con le nuove assunzioni e con le nuove idro pulitrici. E adesso queste cose ci sono in giro per la città. Quindi torniamo a una ‘normalità più pulita'", ha dichiarato ancora l'assessora.

Tmb Guidonia, Alfonsi: "Emergenza ci costringe ad ordinanze come questa"

Una delle soluzioni messe in campo dall'amministrazione Gualtieri per risolvere la nuova emergenza è l'apertura, con un'ordinanza emergenziale, del Tmb di Guidonia e la riapertura della discarica di Roncigliano ad Albano Laziale. "Gualtieri ha detto ‘io voglio essere l'ultimo sindaco che passa la giornata a cercare gli sbocchi per i rifiuti.
L'ultimo sindaco che adopera in questo senso i territori circostanti. Per fare questo, tuttavia, Roma ha bisogno di un piano dei rifiuti che sia in autosufficienza e in prossimità, che abbia degli impianti pubblici, che sia molto meno precario di quello che oggi ed è quello che noi stiamo mettendo in campo. Ma è chiaro che da qui a quel piano, ci sono delle difficoltà e delle emergenze che ci costringono ad azioni come queste, che costringono il sindaco ad ordinanze come quella dell'apertura del Tmb di Guidonia. È chiaro che di fronte a episodi come quello del l'incendio del Tmb di Malagrotta non ci sono altre soluzioni".

Termovalorizzatore, "chi contesta non offre alternative"

A medio termine, come noto, il sindaco Gualtieri ha proposto la realizzazione di un termovalorizzatore nel territorio di Roma Capitale. Questo, nelle intenzioni del primo cittadino, servirà per chiudere all'interno della città il ciclo dei rifiuti. Una proposta, questa, contestata dal Movimento 5 Stelle, ma anche da parti della maggioranza che sostiene Gualtieri, come Europa Verde e i quattro consiglieri della sinistra. Contrarie anche la Cgil e Legambiente. "I 5 Stelle che contestano questa scelta sono quei 5 Stelle che nei cinque anni precedenti andavano in giro cercando una discarica da un milione di tonnellate. La discarica è l'ultimo tassello perché l'impianto che inquina di più. Chi ci critica, in realtà non mette in campo proposte alternative. Come si chiude il ciclo dei rifiuti? Si chiude con la termovalorizzazione che per di più, appunto, non chiamiamo inceneritore e non per farlo sembrare migliore, ma perché l'inceneritore non valorizza energia e gas, come fa invece fa il termovalorizzatore all'interno del ciclo dei rifiuti".

Incendi, "mano criminale dietro ai roghi? Lo stabilirà la magistratura"

Nelle ultime settimane Roma ha dovuto affrontare anche il problema incendi, che hanno devastato molti quartieri della città. C'è una mano comune dietro ai roghi divampati nella Capitale? "Lo stabilirà la magistratura. I primi incendi hanno fatto comunque molto pensare perché erano in qualche maniera tutti legati al tema dei rifiuti. È vero che sta bruciando l'Europa, c'è una grande siccità, ci sono delle temperature molto elevate. È anche vero che dopo anni il dipartimento Ambiente ha sfalciato quasi il 100 per cento di tutti i terreni comunali. In molti casi non c'è stato il rispetto dell'ordinanza da parte dei privati. Bisogna chiedere loro di sfalciare i propri giardini, anche se sono piccoli, di innaffiare laddove hanno la possibilità, soprattutto se non si tratta di acqua potabile. Gli incendi possono avere matrici diverse, certamente. Certamente, comunque, l'auto combustione non esiste".

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