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Raggi vuole imporre stop vendita alcol in minimarket alle 18: “Concorrenza sleale e movida violenta”

La sindaca di Roma, Virginia Raggi, e il suo assessore al Commercio, Andrea Coia, stanno per varare un’ordinanza dedicata ai minimarket che, attualmente, possono continuare a vendere alcolici fino alle 22 al pari dei supermercati. Secondo il Campidoglio questi negozi “fanno concorrenza sleale e alimentano la movida violenta”. Inoltre, di fatto, la vendita da asporto dopo le 18 si trasforma in vera e propria attività di somministrazione.
A cura di Enrico Tata
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Una delle novità contenute nel nuovo dpcm firmato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, è l'eliminazione del divieto di asporto dopo le ore 18 per le enoteche. Lo stop resta per i bar senza cucina e per le birrerie. La sindaca di Roma, Virginia Raggi, e il suo assessore al Commercio, Andrea Coia, stanno per varare un'ordinanza dedicata a un'altra tipologia di negozi che, al pari dei supermercati, possono continuare a vendere alcolici fino alle 22: i minimarket. Secondo il Campidoglio questi negozi "fanno concorrenza sleale e alimentano la movida violenta". Inoltre, di fatto, la vendita da asporto dopo le 18 si trasforma in vera e propria attività di somministrazione, poiché le persone si fermano a consumare alcolici nei pressi delle attività. In molti luoghi della movida, da Trastevere al Pigneto, da San Lorenzo a Campo de Fiori, questi negozi si trasformano in fornitori di alcolici per i ragazzi che, molto spesso, si fermano nei pressi del minimarket per bere con il rischio di creare assembramenti. Le enoteche sarebbero escluse da questa nuova ordinanza della sindaca e potrebbero quindi continuare ad effettuare il servizio da asporto.

Cosa dice il nuovo dpcm firmato da Draghi

Nel dpcm del 2 marzo si legge:

Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienicosanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22:00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dal codice ATECO 56.3 l'asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18:00.

Palazzo Chigi ha in seguito precisato che il divieto di asporto per le attività dei bar senza cucina è confermato. Viene consentito ora l'asporto solo alle 22 per le enoteche o esercizi di commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25).

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