Ragazza disabile rischia l’esclusione dal concerto dei Coldplay: “Soluzione trovata, parteciperà”
Non dovrà rinunciare al concerto dei Coldplay la ragazzina di 14 anni disabile che rischiava di dover dire addio alla serata del prossimo 16 luglio quando la band di Chris Martin si esibirà allo stadio Olimpico di Roma.
La soluzione, come promesso dagli organizzatori dell'evento dopo l'intervento del Codacons, è stata trovata. Ma è proprio il Codacons che è tornato a parlare: secondo quanto affermato nella loro nota, gli organizzatori sarebbero stati a conoscenza della situazione anche prima delle denuncia da parte dell'associazione.
Il biglietto ritrovato
Tutto è iniziato lo scorso anno con l'acquisto di due biglietti per il concerto per la ragazzina di 14 anni e sua madre in Tribuna Monte Mario. Le condizioni di salute della quattordicenne, però, nel corso di questi mesi si sono aggravate: ora si trova su una sedia a rotelle ed è impossibilitata a raggiungere i posti comprati.
Così è scattata la richiesta da parte della mamma della ragazzina, affinché si potesse trovare una soluzione. "Mi hanno detto che il concerto è sold out e che non è possibile cambiare posto", avrebbe dichiarato la donna, contattando il Codacons, che ha denunciato l'accaduto. Dopo la denuncia pubblica la Live Nation, la società che organizza l'evento, ha spiegato di essere venuta a conoscenza della vicenda soltanto dopo la pubblicazione mezzo stampa da parte del Codacons si è rivolta direttamente alla famiglia: "Contattateci e cercheremo insieme una soluzione". E così è stato: la ragazzina potrà partecipare.
La replica del Codacosa: "La società già sapeva"
Tutto è bene quel che finisce bene, sembra proprio il caso di dirlo. Eppure Codacons, come accennato in apertura, è tornata a parlare. Secondo la società dei consumatori, infatti, la Live Nation già era a conoscenza dell'intera vicenda.
"ur esprimendo soddisfazione per l’esito della vicenda, deve però smentire Live Nation e The Base, organizzatori dell’evento, che nelle scorse ore hanno diffuso informazioni non corrette alla stampa, affermando di non essere stati informati del problema – si legge in una nota – È del tutto falso che gli organizzatori del concerto non fossero a conoscenza del caso".
Le email fra la mamma della 14enne e la società organizzatrice
E poi ripercorre tutti gli step e le richieste da parte della mamma della ragazzina, dalla foramle comunicazione via email in data 2 luglio 2024 in cui si chiedeva il cambio dei posti essendo sopravvenuta l’esigenza per la figlia di muoversi in sedia a rotelle con relativa risposta in cui si diceva che i posti disponibili erano terminati alla diffida formale via pec, "sia a Live Nation, sia alla società The Base" il 9 luglio successivo.
"Le affermazioni delle due società circa l’assenza di coinvolgimento nel caso appaiono del tutto errate e prive di fondamento, considerato che erano state informate due volte della questione: prima il 2 luglio, e poi il 9 luglio – continua nella nota il Codacons – Dopo l’intervento dell’associazione, inoltre, è scattata una gara di solidarietà tra i cittadini in possesso di biglietti per l’evento allo Stadio Olimpico, molti dei quali hanno scritto al Codacons proponendo di regalare i propri ticket di ingresso alla ragazza e a sua madre".
Alla nota dell'associazione si è aggiunta anche la considerazione del presidente, Carlo Rienzi: "Fa specie che ancora oggi i disabili per far valere i propri diritti siano costretti a denunciare pubblicamente disservizi e inefficienze – ha dichiarato – E che solo dopo l’intervento del Codacons e dei mass media i problemi vengano risolti in tempi rapidi".