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Prima gli insulti, poi in 20 pestano 2 ragazzini: fratello e sorella di 16 e 15 anni in ospedale

I due ragazzini hanno riportato diverse ferite, tra cui naso rotto e lesioni lacero-contuse. Il sindaco di Albano: “Un episodio che spero non faccia pensare a una guerra tra bande, ma neanche a una semplice bravata che finisce lì. Chiederò alle forze dell’ordine di vigilare in particolare su alcuni punti di ritrovo della nostra città”.
A cura di Natascia Grbic
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Erano usciti per passare insieme il sabato sera. Pensavano di divertirsi un po' e poi tornare a casa. Le cose però non sono andate esattamente così: perché il gruppetto di ragazzini, tutti minorenni, è stato preso di mira da una banda di circa venti bulli, e pestato per diversi minuti. Il bilancio è di due ragazzini feriti, fratello e sorella di 16 e 15 anni, con naso rotto, diverse ferite e quasi un mese di prognosi. L'episodio è avvenuto sabato sera in piazza Mazzini ad Albano. Secondo il racconto delle vittime, che hanno sporto denuncia ai carabinieri, un gruppo di circa venti bulli li ha presi di mira iniziando a offenderli, dopodiché sono passati alle provocazioni. Dopo qualche minuto, sotto gli occhi di decine di passanti, li hanno aggrediti, accanendosi soprattutto sulla quindicenne.

Calci, pugni, spinte: la ragazzina ferita è stata spinta in terra da un'altra ragazza, che si è accanita su di lei. Il fratello ha provato a difenderla, ma è stato picchiato anche lui. A dare l'allarme è stata un'altra ragazza del gruppo: anche lei era stata presa di mira dai bulli, ma è riuscita a fuggire e a chiamare i carabinieri, che ora indagano per identificare i presenti e gli aggressori che hanno mandato all'ospedale i ragazzini. Rischiano una denuncia per rissa e lesioni gravi. Le forze dell'ordine hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza e stanno cercando di risalire ai membri della banda di bulli.

"Quanto accaduto sabato sera nella piazza centrale della nostra città è molto grave. Un episodio che spero non faccia pensare a una guerra tra bande, ma neanche a una semplice bravata che finisce lì. Un segnale che deve essere subito colto e che richiede contromisure". Così il sindaco di Albano, Massimiliano Borelli. "Esprimo la mia solidarietà a nome della Città di Albano Laziale ai ragazzi vittime del pestaggio. Ho intenzione, nelle prossime ore e per quanto mi sarà possibile, di organizzare un incontro, in modalità telematica, con tutti i soggetti che hanno tra i loro compiti quelli della sicurezza. Viviamo giorni difficili, e da più parti mi arrivano segnali di scarsa attenzione se non di disprezzo verso regole di convivenza civile da parte di alcuni gruppi di ragazzi. Sono certo che parliamo di una minoranza, tanti altri adottano comportamenti corretti. Chiederò alle forze dell'ordine di vigilare in particolare su alcuni punti di ritrovo della nostra città, facendo opera di dissuasione anche verso gli assembramenti ed il corretto uso della mascherina. Una grossa mano ce la possono dare le stesse famiglie, vigilando e spiegando ai loro figli i rischi a cui possono portare certi comportamenti. Altrimenti il rischio vero è che si arrivi a provvedimenti più restrittivi, cosa che vorremmo evitare".

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