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Peste suina africana, positivi i primi due maiali di allevamento: sono stati abbattuti

Sono stati abbattuti dai servizi veterinari i due primi maiali di allevamento risultati positivi alla peste suina africana: fino ad ora aveva colpito soltanto i cinghiali.
A cura di Beatrice Tominic
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Ciò che più si temeva è accaduto: dopo quasi una ventina di cinghiali malati di peste suina africana, sono stati infettati anche i primi due maiali di allevamento. L'azienda colpita si trova all'interno della zona rossa già individuata e perimetrata nell'area romana: a comunicarlo sono stati gli operatori dell'Istituto Zooprofilattico.

Come annunciato in precedenza, una volta rilevata la positività dei due maiali al morbo della peste suina, sono stati abbattuti dai servizi veterinari. Per questa ragione, adesso, è stata indetta una riunione della task force.

La nota dell'assessore Alessio D'Amato

A comunicare la notizia della positività e dell'abbattimento dei due maiali di allevamento è stato l'assessore alla Salute della Regione Lazio Alessio D'Amato con una nota.

"La peste suina provocata dai cinghiali entra in un piccolo allevamento della zona perimetrata – ha esordito – Sono stati rilevati infatti due casi di positività. Queste sono le notizie appena fornite dall’Istituto Zooprofilattico. Tutti i capi saranno immediatamente abbattuti da parte dei servizi veterinari della Asl ed è in corso la riunione della task-force."

I casi nella regione Lazio: la maggior parte è a Roma

Il primo caso di peste suina africana nella regione Lazio è stato riscontrato lo scorso 5 maggio all'interno del Parco dell'Insugherata, dove è stato rinvenuta la carcassa di un cinghiale malato. Immediatamente sono iniziate le operazioni per individuare e perimetrata una zona infetta, definita rossa e una confinante, comunque a rischio. Soltanto qualche giorno fa, il 3 giugno, è stato riscontrato un altro caso nella regione Lazio, il primo fuori dalla zona rossa, nel reatino.

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