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Peste suina, c’è un caso anche a Roma: rischio diffusione tra i cinghiali della Capitale

La peste suina africana può contagiare sia maiali che cinghiali, è molto contagiosa ed è spesso letale per gli animali.
A cura di Enrico Tata
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Rilevato a Roma un caso di peste suina africana. Si tratta del primo caso al di fuori dell'area che finora era interessata, che va dalla provincia di Genova fino alla parte sud del Piemonte. "Sì, c'è un caso la zona dovrebbe essere quella del parco dell'Insugherata. Stiamo effettuando i controlli necessari", ha confermato all'Ansa il commissario straordinario per l'emergenza, Angelo Ferrari.

La peste suina africana può contagiare sia maiali che cinghiali, è molto contagiosa ed è spesso letale per gli animali. Non può essere in alcun modo trasmessa agli esseri umani e non ci sono problemi per quanto riguarda il consumo di carne. Ad oggi gli esemplari che hanno contratto la peste sono esclusivamente cinghiali.

Coldiretti: "Ora intervenire subito, rischio diffusione nel Lazio"

"Serve responsabilità delle Istituzioni per un intervento immediato al contenimento della popolazione dei cinghiali che hanno invaso campagne e città fino alla Capitale con danni economici per gli allevatori e rischi per la sicurezza dei cittadini", ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in merito al caso di Roma. "Abbiamo più volte evidenziato il rischio della diffusione della peste suina africana attraverso i cinghiali e la necessità della loro riduzione numerica attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo della legge 157/92 con l'articolo 19 e le azioni programmabili nella rete delle aree protette. Siamo infatti costretti ad affrontare una grave emergenza sanitaria perché  è mancata l'azione di prevenzione come abbiamo ripetutamente denunciato in piazza e nelle sedi istituzionali di fronte alla presenza in Italia di più di 2,3 milioni di esemplari, arrivati numerosi anche nella Capitale", ha spiegato ancora Prandini.

"A preoccupare è – ha dichiarato ancora il presidente della Coldiretti – l'immobilismo delle Istituzioni dopo i casi individuati in Piemonte ed in Liguria con il rischio concreto che l'emergenza si allarghi ad altre regioni limitrofe dove si concentra la norcineria nazionale che è un settore di punta dell'agroalimentare made in Italy grazie al lavoro di circa centomila persone tra allevamento, trasformazione, trasporto e distribuzione con un fatturato che vale 20 miliardi".

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