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Per anni abbandonati al degrado, i nuovi giardini di Castel Sant’Angelo sono uno spettacolo

Grazie a un intervento di Anas è stato riqualificato il fossato di Castel Sant’Angelo. I lavori, ha spiegato il sindaco Gualtieri, “sono realizzati da Anas a completamento di piazza Pia con con una bella idea progettuale che recupera la struttura a stella dei bastioni intorno Castel Sant’Angelo, e ne consente la fruibilità con una discesa accessibile, le panchine e il roseto”.
A cura di Enrico Tata
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Il fossato di Castel Sant'Angelo -Lorenzo Marinone, Pd
Il fossato di Castel Sant'Angelo -Lorenzo Marinone, Pd
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Una nuova vita per il fossato di Castel Sant'Angelo, che per anni è stato completamente abbandonato al degrado. E invece, grazie a un intervento di Anas, che completa così la riqualificazione dell'area di piazza Pia, i giardini intorno all'antico Mausoleo di Adriano potranno essere nuovamente fruiti dai cittadini e dai turisti. Ci sono spazi verdi, panchine, più accessi e un nuovo museo all'aperto, che fra pochi mesi ospiterà i reperti trovati durante gli scavi del sottopassaggio automobilistico, la cosiddetta ‘fullonica', un'antica lavanderia romana.

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I lavori del fossato, ha spiegato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri,  "sono realizzati da Anas a completamento di piazza Pia con con una bella idea progettuale che recupera la struttura a stella dei bastioni intorno Castel Sant'Angelo, e ne consente la fruibilità con una discesa accessibile, le panchine e il roseto. Qui – ha annunciato Gualtieri – andranno i reperti trovati durante gli scavi di piazza Pia, la Fullonica e il Portico di Caligola, quelle che non saranno musealizzate all'interno di Castel Sant'Angelo. Un lavoro da un milione e 300mila euro". L'intervento complessivo di riqualificazione di piazza Pia, con il nuovo sottopassaggio, è stato realizzato con un investimento complessivo di circa 90 milioni di euro.

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Anas fa sapere che il nuovo fossato restituisce alla collettività un'area di circa 4mila metri verde e completamente rinnovata. "Il progetto ha permesso di rimodellare il paesaggio attraverso l'ampliamento delle scarpate con nuove aree verdi, integrando le infrastrutture esistenti. Sono stati creati nuovi spazi pedonali, estendendo le aree per i pedoni adiacenti al fossato e alla rampa del sottopasso e offrendo un nuovo affaccio panoramico sul lato ovest di Castel Sant’Angelo", si legge in un comunicato di Anas.

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Nei prossimi mesi, come anticipato, l'area del fossato sarà arricchita da un vero e proprio museo a cielo aperto: ci sarà la fullonica, ma ci saranno anche i resti di un'interessante opera di sistemazione a giardino, affacciata direttamente sulla riva destra del Tevere. "Lo scavo, condotto sotto la supervisione della Soprintendenza Speciale di Roma, ha permesso di documentare come la sistemazione sia stata interessata da tre fasi edilizie, susseguitesi tra l'età di Augusto e quella di Nerone", fa sapere Anas.

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Il ritrovamento di una tubatura in piombo ha permesso di identificare il personaggio che ha voluto il primo rifacimento di questo complesso: si tratta dell'imperatore Caligola, figlio di Germanico e Agrippina maggiore, regnante dal 37 al 41 dopo Cristo. Uno storico ebreo, Filone di Alessandria, racconta di come Caligola avesse ricevuto la legazione di ebrei alessandrini proprio negli Horti di Agrippina, in un vasto giardino affacciato sul Tevere, che separava il fiume da un monumentale porticato. Questi importantissimi ritrovamenti, spiega anas, hanno potuto confermare come lo scavo di Piazza Pia rientri nell'area degli Horti di Agrippina maggiore, madre di Caligola.

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