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Occupazione al liceo Montessori, 7 giorni di sospensione per quattro studenti: “Clima di terrore”

Sono quattro gli studenti puniti per aver occupato il liceo Montessori: “Sette giorni di sospensione e un quiz sul regolamento d’istituto”. Altre 8 sospensioni in succursale.
A cura di Beatrice Tominic
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Si allunga la lista di scuole che stanno prendendo provvedimenti contro le occupazioni studentesche dello scorso autunno. Dopo le assurde punizioni che vietano i viaggi di istruzione, sono sempre di più gli e le studenti che devono fare i conti con le misure prese da presidi e docenti.

L'ultima ad essere entrata a far parte del già folto gruppo è il liceo Montessori, la cui sede di via Livenza, a pochi passi da Villa Borghese, è stata occupata a metà novembre, per poco più di una settimana. A partecipare all'occupazione sono stati molti dei ragazzi e delle ragazze che frequentano la scuola, più di un centinaio.

Studenti puniti con sospensioni al liceo Montessori

Come appreso da Fanpage.it, a pagarne le conseguenze, però, sono soltanto quattro di loro, tre ragazzi e una ragazza, due dei quali all'ultimo anno di liceo: per due di loro la pena per aver occupato l'edificio scolastico equivale alla sospensione con obbligo di frequenza per lo stesso numero dei giorni di occupazione; per gli altri due, quelli accusati di essere rimasti nella sede facendo partire l'occupazione, è invece previsto un giorno in più.

Le proteste sono arrivate anche nella succursale, dove la sede è stata occupata per tre giorni. Lo stesso numero di giorni, anche in questo caso, è stato scelto per la punizione, una sospensione con obbligo di frequenza che, stavolta, ha colpito otto fra gli e le studenti. Per scegliere la punizione adeguata, secondo quanto rivelato a Fanpage.it, sarebbe servita una riunione di quattro ore. "Il preside si è mostrato disponibile ad ascoltare il corpo studentesco e le sue ragioni dell'occupazione, ma nonostante questo le punizioni sono rimaste severe".

Terminata la settimana di sospensione, inoltre, gli studenti puniti dovranno sostenere un questionario per dimostrare di aver studiato il regolamento disciplinare.

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Le accuse nei confronti degli studenti

Pugno duro contro i ragazzi occupanti, come dimostrano la punizione di una settimana di sospensione con obbligo di frequenza. "I ragazzi si sono trovati sotto processo: durante la seduta, faticosa e umiliante, si sono dovuti difendere davanti ai professori, che hanno deciso di punire quattro di loro per spaventare tutti gli altri. Dall'occupazione, l'atmosfera nella scuola è volta a terrorizzare tutto il corpo studentesco – è stato raccontato a Fanpage.it – Questa scuola è ispirata ai principi montessoriani e per questo è intitolata a Maria Montessori: probabilmente si sta rigirando nella tomba".

Secondo il corpo docenti, le e gli studenti puniti avrebbero disturbato la quiete della vita scolastica; impedito il regolare svolgimento delle lezioni; messo a rischio la sicurezza propria e degli altri e danneggiato alcuni oggetti presenti nell'edificio. "Ma non è stato così. Nella succursale, addirittura, ragazze e ragazzi sono entrati al termine dell'orario di lezioni, dopo aver fatto picchetto per l'intera giornata scolastica: fuori dall'edificio, in protesta, sono rimaste circa 400 persone che non hanno impedito a nessuno di entrare in classe – è stato ricordato – Nei giorni di occupazione, inoltre, si è svolto un programma autogestito di corsi e lezioni".

Le sospensioni

"Ciò che spaventa di più i ragazzi, è che questa convocazione sia arrivata a fine gennaio". Da regolamento, è possibile convocare gli e le studenti entro sessanta giorni dallo svolgimento dei fatti. La prima convocazione, come appreso, è arrivata nel 59esimo giorno disponibile e, visti i tempi lunghi, i provvedimenti disciplinari saranno valutati nel pentamestre, la parte conclusiva dell'anno scolastico: per i maturandi una sospensione di questo tipo potrebbe precludere l'accesso all'esame di Stato.

"Si tratta di una pena limitante ed estremamente punitiva – è stato spiegato a Fanpage.it – E proprio per questa ragione anche gli altri studenti, solidali con i quattro puniti ma spaventati, preferiscono non esporsi", è stato aggiunto, facendo riferimento ad altri licei dove, nonostante le punizioni estremamente dure, la risposta del corpo studentesco si è fatta sentire, con proteste e mobilitazioni come, ad esempio, al Plinio.

Secondo i docenti, i ragazzi puniti sarebbero gli unici studenti ad essere stati riconosciuti durante i giorni di occupazione e tramite alcuni video online: "Tutti sanno che in realtà si tratta di una scusa: è un'ingiustizia".

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