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Sospensione e 6 in condotta per studenti che hanno occupato il Plinio: protesta di genitori e alunni

Studenti e genitori hanno contestato i consigli disciplinari classe convocati per discutere la punizione dopo l’occupazione della scuola lo scorso novembre.
A cura di Beatrice Tominic
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Il presidio di oggi pomeriggio
Il presidio di oggi pomeriggio

Per studentesse e studenti del Liceo Plinio, protagonisti dell'occupazione dello scorso novembre della loro scuola, il Natale ha portato sotto l'albero anche una sgradita lettera: quella di convocazione dei consigli di classe disciplinari di oggi, allegata da un 6 in condotta.

L'appuntamento è stato organizzato per oggi pomeriggio, quando preside e corpo docenti hanno discusso della sospensione dei due rappresentanti degli studenti maggiorenni che, proprio in quei giorni di novembre, si sono resi disponibili ai carabinieri per qualunque esigenza.

Proprio mentre nelle aule si stavano tenendo i Consigli di Classe straordinari, all'uscita di scuola genitori e studenti si sono riuniti sotto alle finestre, in presidio, per contestare la decisione presa. "Bocciateci tutti", si leggeva nei cartelloni agitati da ragazzi e ragazze, mentre i genitori ne hanno affisso un altro: "Siamo tutti genitori di Lodetti e Dell'Amico (i due rappresentanti degli studenti a rischio, ndr). Sei in condotta confermato e proposta della sospensione di un giorno: questo il verdetto degli incontri di oggi.

La convocazione ai consigli disciplinari

Le lettere di convocazione firmate dal dirigente scolastico dell'istituto, la professoressa Francesca Ortenzi, sembrano ricordare quelle di un atto giudiziario: al loro interno sono segnalati gli articoli di condotta che gli studenti hanno violato, le "testimonianze" che sono state raccolte e accolte (compresa quella dei carabinieri) e viene indicata anche la "pena" massima (fino a 15 giorni di sospensione o addirittura l'allontanamento dalla scuola qualora "permanesse una situazione di pericolo"). Peccato che non si tratti di un tribunale, ma invece di un consiglio di classe dove si ritroveranno docenti e non giudici, con di fronte i loro studenti accompagnati dalla famiglia.

Il presidio in solidarietà dei rappresentanti

Genitori e studenti si sono ritrovati quindi tutti e tutte insieme per far sentire il proprio sostegno ai due rappresentanti: "Per anni il Plinio si è caratterizzato per una collaborazione unica tra corpo studentesco e presidenza – hanno ricordato Enrico Dell’Amico e Gabriele Lodetti, i due ragazzi chiamati a giudizio – Magari a volte con posizioni diverse, ma sempre lavorando per il benessere degli studenti e della scuola".

L'arrivo della nuova preside, invece, sembra aver sconvolto gli equilibri della scuola: "Appare totalmente in linea col nuovo governo sul tema della repressione, portando avanti un principio sbagliato volto a punire 2 persone per educarne 1000, anziché provare a comprendere le nostre ragioni – hanno poi aggiunto – La preside impone una sanzione: l'alternativa alla sospensione è quella di commutarla in un lavoro di studio delle leggi che abbiamo infranto. È davvero svilente, come se non le conoscessimo: se abbiamo occupato è stato per protesta".

La moda di questo autunno inverno per contrastare le occupazioni delle scuole prevede pene disciplinari severe (con un voto di condotta insufficiente è prevista la bocciatura) e la cancellazione dei viaggi d'istruzione. Un modo forse per dissuadere da nuove proteste che prevedono il blocco della didattica per la seconda metà dell'anno e per mettere magari paura prevenendo nuove occupazioni nei prossimi anni. Allo storico liceo Mamiani di Prati gli studenti puniti per l'occupazione sono stati addirittura 230.

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