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Liceo Mamiani, punizioni e sospensioni dalla preside: “Abbiamo contato quasi 10mila euro di danni”

Studenti sospesi dopo l’occupazione, secondo la preside avrebbero causato troppi danni alla scuola: “Bagni distrutti e scritte sui muri per un totale di 9600 euro”.
A cura di Beatrice Tominic
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Continua l'ondata di provvedimenti dopo le occupazioni delle scuole romane. Dopo la minaccia (e, in alcuni casi la decisione) di sospendere i viaggi di istruzione, sono numerosi i provvedimenti che i e le presidi stanno prendendo per punire i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato alle occupazioni. È il caso del liceo Mamiani, nel quartiere Prati, dove per l'occupazione iniziata l'8 novembre e conclusa il 18 dello stesso mese, sono stati sanzionati 230 studenti su 1200.

Danni materiali sono quelli riportati all'interno della sede: "Bagni distrutti, scritte sui muri e apparecchiature elettroniche, come videoproiettori e casse audio, abbandonate nei corridoi per un totale di 9.600 euro di danni – avrebbe rivelato la preside – Sono stata classe per classe, ho chiesto agli studenti chi avesse partecipato e la maggior parte si è autodenunciata", riporta a il Corriere della Sera.

Le sanzioni per studenti occupanti: scattano le sospensioni

"Abbiamo svolto 37 consigli d'istituto nei quali, oltre agli alunni, sono intervenuti anche genitori, docenti e rappresentanti d'istituto che non avevano occupato", ha continuato la preside, Tiziana Sallusti. Nessun cambiamento sulla decisione presa: le pene ci saranno e saranno calibrate in base al coinvolgimento delle e dei singoli studenti nell'occupazione. Alcuni saranno sospesi, ma le sanzioni dovrebbero iniziare dopo la pausa dalle festività.

"Non siamo sicuri che i danni risalgano al periodo dell'occupazione – spiegano i rappresentanti di istituto – Sicuramente ci opponiamo a questo genere di provvedimenti e presto organizzeremo un'assemblea per discuterne, sia con chi c'era all'occupazione che con la parte di studenti che non ha partecipato".

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