Obiezione di coscienza, la direttrice dei consultori Asl Roma 4: “Se non vi permettono di abortire, denunciate”

"Se vi è stata negata l'interruzione volontaria di gravidanza, il nostro invito è quello di segnalarlo. Perché è un comportamento inammissibile da parte dei medici. Garantire alle donne un percorso sereno, rispettoso e senza ostacoli è una priorità per la Asl Roma 4″. A parlare a Fanpage.it è la dottoressa Gabriella Lotti, direttrice UOC Tutela Salute Donna, coppie, prevenzione età evolutiva, soggetti fragili ed immigrati della Asl di Roma 4.
"Nella nostra Asl dallo scorso febbraio abbiamo iniziato a praticare IVG farmacologica in due dei nostri 11 consultori, quello di Ladispoli e quello di Civitavecchia, dove in questi mesi sono state effettuate rispettivamente circa 19 e 15 IVG farmacologiche – spiega la dottoressa – Sicuramente siamo ancora una realtà in crescita e i numeri sono minori rispetto alle altre Asl, ma è comunque un risultato significativo". Nel report autoprodotto da Non una di Meno Roma con il Coordinamento delle Assemblee delle Donne e delle Libere Soggettività di Roma e del Lazio, il dato risultava assente, perché la Asl non lo ha messo a disposizione delle autrici del report. Da febbraio, vogliono precisare a Fanpage.it, sono state effettuate quasi 35 IVG farmacologiche. "Il dato non è stato condiviso con chi ha svolto il report, ma è stato prontamente riportato all'Istat".
RU486 somministrata nella Asl di Roma 4
"Sono molto soddisfatta di questo numero, perché da zero siamo passati a due consultori attivi nell'interruzione volontaria di gravidanza con la RU486. All'interno di tutti i consultori, invece, siamo operativi con accoglienza e assistenza per IVG – continua – Abbiamo cominciato soltanto lo scorso febbraio con la RU486, ma l'iter era iniziato già molto tempo prima. Era un tema che si stava affrontando già da tempo e io ho avuto la fortuna di poterlo attuare". La dottoressa è diventata coordinatrice dopo aver lavorato come ginecologa per venti anni sia nella Asl di Roma 4 che in quella di Roma 1. "Per questo conosco abbastanza bene la situazione dei consultori in queste due Asl. E riuscire a dare ai consultori del territorio la possibilità di praticare l'interruzione volontaria di gravidanza non è stato solo un merito mio, ma è il risultato del lavoro di tutti noi. È stata la risposta a un bisogno che la Regione chiedeva da tempo e che, da tempo, era già stata programmata".
Al momento nella Asl di Roma 4 esistono 11 consultori. Oltre a quelli di Ladispoli e Civitavecchia ci sono anche quelli di Santa Marinella, Cerveteri, Manziana, Anguillara, Bracciano, Morlupo, Formello, Fiano e Campagnano. Ma non tutti godono nella stessa salute. Sebbene, come precisato, tutti siano attivi nell'accoglienza e assistenza per IVG, soltanto in due viene somministrata la RU486.
"Per questa ragione con la direzione stiamo cercando di ampliare la possibilità di somministrare la RU486 all'interno di un altro consultorio nel distretto 4 della Asl di Roma 4 in modo da dare una maggiore possibilità di accettazione – anticipa a Fanpage.it – Non saprei ancora dire quale, ma sappiamo solo che questa è la direzione verso la quale vogliamo muoverci", conferma.
Undici consultori nella Asl di Roma 4: come funzionano e quali sono le criticità
Nel frattempo gli 11 consultori restano operativi con le attività che sono in corso già adesso: dallo spazio giovani che arriva nelle scuole allo spazio di ascolto in Procura per quanto riguarda la violenza di genere fino al tema migranti, grazie al coinvolgimento di collaboratori culturali, come sottolineato dalla dottoressa. E, ovviamente, l'accoglienza e assistenza anche ad IVG.

"Nella Asl Roma 4 ci sono 11 consultori e, avendoci lavorato negli ultimi 20 anni, posso dire che sono delle realtà che funzionano – precisa la dottoressa – Purtroppo adesso abbiamo un problema fondamentale di personale, perché molti sono andati in pensione o si sono trasferiti, ma abbiamo già segnalato la situazione e sono sicura che si risolverà in breve tempo".
Obiezione di coscienza nell'Asl Roma 4: "Chi lavora in Ginecologia garantisce IVG e Ru486"
Sull'obiezione di coscienza, invece, è categorica. "Noi non abbiamo obiettori di coscienza nei consultori né io li accetterei. Chi lavora in ginecologia deve garantire certificazioni e RU486. È una scelta precisa, coerente con il decreto Zingaretti e con la nostra missione", sottolinea.
Nel caso in cui dovesse emergere la storia di una donna che ha provato a chiedere un'interruzione volontaria di gravidanza senza riuscire? "Sicuramente la prima cosa da fare sarebbe comprendere per quale ragione non le è stata permesso. Nessuna donna è mai stata lasciata sola: quando non c’è posto nei nostri consultori, attiviamo la rete con strutture anche a Roma. L'importante è dare sempre una soluzione – continua e lancia un appello – Se incontrate ostacoli o non vi sentite accolte, è importante dirlo e denunciare. Questo ci permette di capire, intervenire e migliorare. Noi lavoriamo per le donne e il loro benessere, e miglioriamo ogni giorno anche grazie ai loro feedback". Poi conclude: "L'obiezione di coscienza nei consultori della Asl di Roma 4 non è un'alternativa percorribile".