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Municipio condanna la marcia su Roma: Italia Viva, M5S e centrodestra si rifiutano e lasciano l’aula

I consiglieri si sono alzati e hanno abbandonata la seduta del municipio sulla condanna della marcia su Roma, di cui oggi ricorre il centenario.
A cura di Beatrice Tominic
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L'aula abbandonata dai consiglieri e dalle consigliere di opposizione, fatta eccezione per quelli della lista Calenda.
L'aula abbandonata dai consiglieri e dalle consigliere di opposizione, fatta eccezione per quelli della lista Calenda.

È successo martedì 25 ottobre, in occasione della seduta del consiglio del XII Municipio: proprio prima di iniziare la discussione sull'ultimo punto della seduta, sugli atti di impegno, sensibilizzazione e condanna della marcia su Roma di cui oggi ricorre il centesimo anniversario, i consiglieri di opposizione, fatta eccezione per la lista Calenda, si sono alzati e hanno abbandonato l'aula. Ad uscire i consiglieri di Fratelli D'Italia, Forza Italia, Lega, M5S, Italia Viva, che hanno abbandonato l'aula Consiliare intitolata ai Martiri di Forte Bravetta rischiando di mettere a rischio la stessa seduta. "I consiglieri che si stanno alzando hanno intenzione di abbandonare la seduta?", viene loro chiesto. "Sì, stiamo uscendo", si sente dire in risposta.

Abbandonano l'aula durante la condanna alla marcia su Roma

In un comunicato diffuso sui social il consigliere di Italia Viva, Fabio Vittorini, ha poi spiegato le ragioni del suo gesto: "Nessun Municipio e neanche l’assemblea Capitolina ha presentato una analoga mozione sul 28 ottobre palesemente provocatoria e strumentale. Si tratta di un atto che alimenta odio e divisioni politiche", ha spiegato.

"È un problema loro. Sono gli stessi che ritengono divisive giornate come il 25 aprile – ha risposto a Fanpage.it il presidente del XII Municipio Elio Tomassetti – Non hanno ancora fatto i conti con il passato: non mi stupisce visto che alcuni di loro sfoggino anche una fiamma nel loro simbolo. L'idea è chiara: negano un pezzo di storia. Inserire questo atto era doveroso in occasione del centenario della marcia su Roma. ".

Nel XII Municipio si trovano luoghi che ogni giorno ricordano quanto accaduto nel Ventennio fascista: numerose le pietre di inciampo lungo le vie, ma anche molti altri simboli di Resistenza, come il Civico Giusto presso la Chiesa di Santa Maria della Provvidenza e il Parco dei Martiri di Forte Bravetta. "Proprio la scorsa settimana si è celebrato l'anniversario del rastrellamento nel ghetto ebraico e nella città di Roma: nel quartiere di Monteverde, nel nostro municipio, sono molte le famiglie che sono state deportate, come quella dei Terracina – ha continuato Tomassetti – E prossimamente ci impegneremo per organizzare nuovi eventi e iniziative culturali nel Parco di Forte Bravetta dove sono stati giustiziati quasi un centinaio di militari e partigiani. La nostra posizione è sempre la stessa".

"Uno schiaffo alla nostra memoria e al nostro territorio – ha aggiunto il capogruppo Pd Renato Midiri, fra i soggetti che hanno proposto – I nostri luoghi ci ricordano ogni giorno l'orrore e la violenza del nazi-fascismo. Questo è stato un grave atto di ambiguità, proprio nel giorno in cui il Governo Meloni si presentava alle Camere: non è certo un buon segno. La nostra posizione è invece chiara: dalla parte della Costituzione repubblicana antifascista".

La marcia su Roma

Quello nel XII municipio, però, non è un episodio isolato: già a partire dalla mattinata gli ieri la città di Roma si è svegliata tappezzata dai manifesti che inneggiavano alla marcia su Roma, subito dopo fatti togliere dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri. A poco meno di trenta minuti dalla mezzanotte di oggi, infine, i militanti di Movimento Nazionale, come rivendicato da una firma, hanno appeso uno striscione e una gigantografia di Benito Mussolini dalla passerella pedonale in via degli Annibaldi, di fronte al Colosseo. "La marcia continua", si legge sullo striscione, in seguito rimosso dalle forze dell'ordine.

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