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Linda massacrata di botte dal marito: da quasi tre anni aspetta un processo

Linda Moberg, massacrata di botte dal marito, attende con estrema pazienza l’inizio di un processo da quasi tre anni. Ad oggi si è svolta solo l’udienza preliminare. Prima la pandemia, poi l’assenza per ben due volte di un giudice togato hanno provocato diversi rinvii.
A cura di Simona Berterame
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Un anno fa Linda Moberg ha scelto di uscire allo scoperto e raccontare la sua storia di violenza. A maggio 2019 è stata massacrata di botte dal marito. L'apice di una violenza che, secondo la testimonianza di Linda e dei suoi due figli, andava avanti da venti anni. "Ricordo che mi ha dato una spinta, mi ha fatto cadere a terra, ha preso un mocio e ha iniziato a picchiarmi con il bastone, ho perso conoscenza". Linda ha trovato finalmente la forza di rivolgersi ad un tribunale per chiedere giustizia. Ma purtroppo il processo non va nella direzione che sperava. O meglio, va così a rilento che dopo quasi tre anni dal pestaggio ancora non è iniziato il dibattimento.

Linda attende con estrema pazienza l'inizio di un processo contro l'uomo che l'ha brutalmente picchiata. Ad oggi si è svolta solo  l'udienza preliminare. Prima la pandemia, poi l'assenza per ben due volte di un giudice togato hanno provocato diversi rinvii. L'ultimo risale al 3 novembre 2021. La prossima udienza è prevista il 14 febbraio 2022. "Non sono l'unica e non sarò l'ultima se non cambiano le leggi. La mia paura è che venga archiviato e lui la passi liscia – afferma Linda senza nascondere l'amarezza – per ora siamo nei tempi ma se continuano a rimandare il rischio c'è". Nel frattempo l'ex marito non ha ricevuto nessuna misura cautelare, perciò Linda teme anche per lei e per i suoi figli. "Lui è un uomo libero, siamo dovuti scappare dalla nostra casa e ora viviamo nascosti per paura che lui possa scoprire dove abitiamo".

L'avvocato: scriverò al presidente del Tribunale

"Scriverò al presidente del Tribunale per informarlo di questa situazione, aspettiamo l'assegnazione del fascicolo ad un giudice togato da troppo tempo" spiega Massimiliano Santaiti, avvocato di Linda Moberg. L'avvocato si unisce così alla richiesta della sua assistita, ovvero di riuscire ad arrivare ad una prima sentenza in tempi brevi. La prescrizione è ancora lontana ma se continuiamo con questi rinvii potrebbe diventare un problema concreto – continua Santaiti – e non dimentichiamoci che l'uomo accusato del pestaggio è libero di andare dove vuole e ricordo che ha più volte manifestato l'intenzione di portare a termine ciò che ha iniziato".

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