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L’ex ministro Speranza insultato e minacciato dai noVax a Ostia: “Sorcio, topo di fogna e bastardo”

“Pezzo di m…, maledetto criminale”: l’ex ministro della Salute, Roberto Speranza, è stato insultato e minacciato da un gruppetto di attivisti NoVax a Ostia, dove stava presentando il suo libro ‘Perché guariremo’.
A cura di Enrico Tata
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L'ex ministro della Salute, Roberto Speranza, è stato insultato e minacciato da un gruppetto di attivisti NoVax a Ostia. Il deputato del Partito democratico stava presentando il suo libro ‘Perché guariremo' insieme al presidente del Municipio X, Mario Falconi, e al consigliere capitolino del Pd Giovanni Zannola. Inizialmente l'evento era in programma alla Palestra della Legalità di via dell'Idroscalo, ma proprio per motivi di ordine pubblico è stato spostato all'interno dell'aula consiliare del municipio.

Ad attendere l'ex ministro, protetto da agenti in assetto anti sommossa, c'era un gruppetto di NoVax con megafoni, striscioni e fischietti: "Assassino, topo di fogna, sorcio, bastardo, pezzo di m…, togliete il segreto di Stato sui vaccini, maledetto criminale", alcuni degli insulti rivolti a Speranza. E una delle presenti ha scritto su Facebook: "Siamo stati costretti a spostarci ma lui era già dentro. Abbiamo presidiato le tre uscite ma è riuscito a scappare indisturbato come solo un topo di fogna sa fare".

E ancora: "Speranza è l' ultimo a morire ?! Non si sarà vaccinato… Questa sera ha depistato la folla che lo aspettava per insultarlo".

Solidarietà all'ex ministro è arrivata dalla Cgil di Roma Centro ovest Litoranea: "Esprimiamo solidarietà e vicinanza a Roberto Speranza e alla sua famiglia fatta oggetto di un vile attacco da parte di sedicenti no vax ad Ostia, nella sede del X municipio mentre presentava il suo libro. Purtroppo non è la prima volta che accadono episodi di intolleranza, anche dentro i luoghi istituzionali in questo territorio, da parte di soggetti che vogliono riscrivere la storia, anche recente, del nostro Paese con atteggiamenti squadristi e fascisti. L'intolleranza e la violenza fisica e verbale contro l'ex Ministro della Sanità non può che essere deprecata e condannata. Un fatto grave che deve vedere l'individuazione e l'intervento delle autorità preposte nei confronti dei responsabili".

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