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L’ex assessore D’Amato accusa Rocca: “Vuole usare i fondi del Tiburtino per spostare il Policlinico Umberto I”

“Secondo me, l’operazione di Rocca consiste nel definanziare l’ospedale previsto sulla Tiburtina per finanziare lo spostamento del Policlinico Umberto I a Pietralata”, ha spiegato in un’intervista a Fanpage.it Alessio D’Amato, ex assessore alla Sanità di Zingaretti e consigliere regionale di Azione.
A cura di Enrico Tata
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Con una delibera di giunta del 14 dicembre 2023, la Regione Lazio ha approvato il progetto di realizzazione del nuovo ospedale Tiburtino a Tivoli. A distanza di due mesi, però, il presidente Rocca ha sollevato dubbi sull'area prescelta, parlando di importanti problemi di tipo idrogeologico. Per l'ex assessore alla Sanità di Zingaretti e consigliere regionale di Azione, Alessio D'Amato, il governatore punterebbe in realtà a togliere soldi dal Tiburtino per finanziare lo spostamento del Policlinico Umberto I a Pietralata, un progetto annunciato da Rocca nelle scorse settimane.

"Due mesi fa la Regione ha approvato il progetto e il finanziamento per l'ospedale Tiburtino. È abbastanza bizzarro che a distanza di due mesi sollevi delle problematiche tali da dover rinunciare a quell'area, che è pubblica e di proprietà della Asl. Se esistono questioni tecniche devono essere affrontate e risolte, ma a me sembra anomalo che a distanza di neanche sessanta giorni si torna indietro su un'opera annunciata. Certamente, se serve, occorre migliorare l'impatto idrogeologico, ma anche il Consorzio di Bonifica, che ha espresso un parere dell'opera, non ha detto no a quell'area, ma ha raccomandato di realizzare delle vasche di raccolta delle acque", ha spiegato a Fanpage.it il consigliere D'Amato.

E allora qual è l'intenzione di Rocca? Perché sta sollevando dubbi sull'area destinata alla realizzazione del nuovo Tiburtino?

Io penso che la questione sia legata alla scelta (verbale finora, non c'è niente di scritto) di spostare il Policlinico Umberto I nell'area di Pietralata. Questo determina l'azzeramento dell'ospedale Tiburtino. Il motivo è legato alle risorse economiche: per lo spostamento del Policlinico e la nuova edificazione dello stesso occorrono 400 milioni di euro, che attualmente la Regione non ha a disposizione se non mettendo assieme i fondi per la messa in sicurezza dell'Umberto I, 220 milioni, che già sono stanziati, e 208 milioni per il nuovo Ospedale Tiburtino. Che, ripeto, è stato approvato appena sessanta giorni fa da questa giunta, non da un'altra.

Nell'area Est di Roma resterebbe soltanto il Policlinico Umberto I?

Secondo me, l'operazione di Rocca consiste nel definanziare l'ospedale previsto sulla Tiburtina. Tra l'altro servirebbe un'area strategica della Città metropolitana, perché quella zona è una delle più popolose che abbiamo a livello regionale. L'ospedale servirebbe tutta l'area di Guidonia, di Tivoli, ma anche di Roma Est, Ponte di Nona per intenderci, e avrebbe a disposizione importanti direttrici per l'accessibilità: la Tiburtina, l'A24 e la bretella dell'A1.

Quindi l'intenzione di Rocca secondo lei è abbandonare il progetto dell'ospedale Tiburtino?

A me sembra sia così. Tra l'altro, ribadisco, a me sembra assurdo abbandonare il progetto a distanza di 60 giorni dalla sua approvazione. Sono perplesso anche sulle modalità, perché di queste questioni non si può parlare con battute a margine in eventi in cui si parla di tutt'altro. Quando abbiamo fatto l'ospedale dei Castelli emerse che in quell'area c'erano 400 ordigni della seconda guerra mondiale. Ma noi l'abbiamo bonificata, con investimenti importanti, e abbiamo fatto l'ospedale. Se ci sono questioni di natura idrogeologica si verifica in sede tecnica e si fanno le opere necessarie.

Il Governo Meloni vuole fare il ponte sullo stretto di Messina e non riesce a mettere in sicurezza quest'area di Tivoli? Ripeto, secondo me dietro a tutto questo c'è l'intenzione di definanziare Tivoli per finanziare lo spostamento dell'Umberto I.

E in merito all'eventuale spostamento dell'Umberto I nell'area di Pietralata, secondo lei ha senso?

Non ha senso. C'è un finanziamento che abbiamo ottenuto sull'area attuale del Policlinico per 224 milioni per la messa in sicurezza. È arrivato il momento di cominciare i lavori e perdere ulteriore tempo, significa non mettere in sicurezza quell'ospedale. Pensare di spostarlo in una zona che già porterà il peso importante del nuovo stadio della Roma, credo non sia la scelta migliore.

E l'ospedale Pertini che fine farebbe?

Per il Pertini è previsto e finanziato già un ampliamento. Mi sembra veramente una situazione confusa e poco chiara. Non credo sia questa la soluzione migliore per la zona. Peraltro il Policlinico è l'ospedale di Roma che gestisce più accessi in pronto soccorso e già serve un'area strategica nella città. Spostandolo, l'area del centro resterebbe senza ospedale. Si tratta di una scelta strategicamente sbagliata, che danneggia il Pertini e Tivoli. Avere vicini due ospedali, Policlinico e Pertini, non avrebbe senso ed è evidente che a quel punto, essendo l'Umberto I un Dea di secondo livello, cioè a maggior complessità, e il Pertini un Dea di primo livello, quest'ultimo non avrebbe più senso.

Tutto questo in una zona in cui è previsto anche il nuovo stadio della Roma. Ci sono problemi di mobilità e accessibilità già con il Pertini, figurarsi con l'Umberto I…

Assolutamente. Sulla mobilità e sull'accessibilità dei mezzi di soccorso, soprattutto nel momento in cui c'è il deflusso e l'afflusso allo stadio, si creerebbe una situazione davvero complicata da gestire.

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