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Il pasticcio del Policlinico Umberto I e dell’ospedale Tiburtino che riguarda pure lo stadio della Roma

La Regione Lazio sta puntando sullo spostamento del Policlinico Umberto I nell’area di Pietralata, dove è già prevista la realizzazione dello stadio della Roma. Che fine faranno il Pertini e il progetto del Nuovo Ospedale Tiburtino?
A cura di Enrico Tata
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Il Policlinico Umberto I si sposta a Pietralata? E che fine faranno il Pertini e il nuovo Ospedale Tiburtino, per il quale, secondo la Regione Lazio, stanno emergendo diversi problemi? Il tutto in un quadrante in cui dovrebbe sorgere anche lo stadio della Roma, che comporterà, ovviamente, problemi non trascurabili in merito alla viabilità e al traffico nella zona.

Andiamo per ordine: il presidente Rocca ha annunciato l'intenzione di trasferire entro il 2028 gran parte del Policlinico Umberto I. Nell'attuale città universitaria resterebbero probabilmente soltanto le aule per gli studenti e qualche laboratorio. L'area scelta potrebbe essere quella di Pietralata, dove già è attivo l'ospedale Pertini.

La vicenda del nuovo Ospedale Tiburtino

In quel quadrante, inoltre, dovrebbe essere realizzato anche il nuovo Ospedale Tiburtino, per il quale la Regione Lazio aveva annunciato lo sblocco dell'intervento nell'ambito del Piano degli investimenti in edilizia sanitaria. Trecentonovantadue posti letto aggiuntivi per la sanità del Lazio con un investimento complessivo di oltre 204 milioni di euro.

L'area scelta dall'amministrazione Zingaretti per realizzare il nuovo ospedale era quella di via Cesurni a Tivoli Terme, ma secondo la giunta Rocca questa zona presenta notevoli problemi di tipo idrogeologico.

Secondo l'assessora regionale ai Lavori Pubblici, Manuela Rinaldi, costruire il nosocomio in quell'area "comporterebbe uno sforzo notevole per le casse della Regione Lazio, in quanto come scritto nella relazione per il progetto di fattibilità l’area presenta elevate criticità idrogeologiche". 

L'assessora spiega che via Cesurni si trova sul bordo meridionale del bacino A delle acque albule, delimitato da fagli normali e trascorrenti: "L’intensa fratturazione delle faglie garantirebbe un continuo afflusso di fluidi geotermali di acqua e gas in superficie che determinano la possibilità di far instaurare dei fenomeni geologici pericolosi. Il lotto preso in considerazione, inoltre, presenta un’elevata velocità di deformazione, circa 7 millimetri l’anno. Inoltre, sono presenti delle anomalie che fanno ipotizzare la presenza di aree interessate da fenomeni carsici con la presenza di vuoti".

Secondo D'Amato, Rocca vuole puntare tutto sullo spostamento dell'Umberto I

Tradotto: l'ospedale Tiburtino non si può realizzare in quella zona, per la Regione. Ma secondo l'ex assessore alla Sanità Alessio D'Amato, consigliere regionale di Azione, dietro alle giustificazioni tecniche si nasconderebbe una volontà politica ben precisa da parte della giunta Rocca: puntare tutto sullo spostamento del Policlinico Umberto I per il quadrante Est di Roma.

Per D'Amato, "il tema non è tanto legato al rischio idrogeologico, quanto alla scelta senza alcun suffragio progettuale di voler spostare il Policlinico Umberto I. In questo modo, di fatto, si penalizza l’area di Guidonia e Tivoli a favore dello spostamento del Policlinico Umberto I, su cui non c'è al momento nessuna progettualità, rischiando di perdere così gli oltre 220 milioni già stanziati per la messa in sicurezza dell’attuale sito".

Valeriani (Pd) presenta un'interrogazione a Rocca: "Da tre ospedali potremmo averne solo uno"

Insomma, secondo le opposizioni il rischio è che l'ospedale Pertini e il nuovo ospedale Tiburtino vengano sostituiti dal trasferimento dell'Umberto I. Spiega per esempio il consigliere regionale del Pd, Massimiliano Valeriani, che sulla vicenda del Policlinico ha presentato un'interrogazione a Rocca: "Sul trasferimento del policlinico Umberto I vicino all'ospedale Pertini abbiamo dei dubbi che possa essere realizzato, ma volendo rimanere alle parole del presidente Rocca bisogna però rilevare che l'area individuata rischia di essere un problema aggiuntivo in un quadrante dove è già previsto uno stadio da 60 mila posti. Inoltre con il policlinico sulla Tiburtina che fine farà l'ospedale Pertini? E il nuovo nosocomio di Guidonia?".

Secondo l'esponente dem ed ex assessore di Zingaretti, "Non avrebbe senso avere tre strutture sanitarie a pochi chilometri di distanza tra loro. Con questo spostamento rischiamo di avere un saldo negativo: da tre ospedali potremmo averne solo uno. Non sembra una grande intuizione".

La risposta del governatore non si è fatta aspettare: "Il Pd è perplesso sull'area Pertini per il nuovo Umberto I? Poverini, li capisco, stanno in campagna elettorale. Ma è solo demagogia. Il Pd soffre questa capacità di dare risposte senza precedenti da parte della mia giunta, anche in termini sanitari".

Perché la questione ospedali riguarda il nuovo stadio della Roma

E in merito alla vicinanza dell'ospedale al nuovo stadio della Roma: "Se ci fosse stato un problema con il progetto del nuovo stadio della Roma allora avrebbero dovuto far chiudere il Pertini? Quando ho detto che non c'era nessun problema per lo stadio, è perché esiste già un ospedale, qualora fosse quella l'area scelta. Apprendo che il Pd ha inventato questo nuovo tipo di interrogazione, previsionale. L'impatto sulla viabilità che in questo periodo viene studiato, è identico. Se non va bene con l'Umberto I, non va bene per il Pertini e viceversa". 

Eppure, come abbiamo scritto, la questione della viabilità nei pressi dello stadio è tutt'altro che risolta e sarà invece uno dei nodi centrali del progetto definitivo che l'As Roma dovrà presentare al Campidoglio. E l'attuale ospedale Pertini è molto più piccolo di quanto lo sarebbe l'Umberto I. Se già la convivenza tra stadio e Pertini è tutt'altro che scontata, figurarsi quella tra l'impianto sportivo e l'ospedale più grande della Capitale.

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