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Il Policlinico Umberto I si sposta a Pietralata: con lo stadio della Roma tempesta perfetta per il traffico

Rocca ha annunciato che entro il 2028 il Policlinico Umberto I si sposterà da Castro Pretorio. Probabilmente verrà trasferito nell’area di Pietralata, la stessa zona dove dovrebbe essere realizzato il nuovo stadio della Roma.
A cura di Enrico Tata
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Quella che fino a qualche giorno fa era una semplice ipotesi, nelle scorse ore è diventata realtà: con ogni probabilità, il Policlinico Umberto I di Roma si sposterà, entro il 2028, nell'area di Pietralata, lo stesso quadrante dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma.

Umberto I a Pietralata, lo ha annunciato Rocca

Lo ha annunciato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che ha spiegato: "L'ospedale non può più stare dove si trova ora. Abbiamo già individuato la nuova area e l'annunceremo nei prossimi giorni. Nelle vecchie palazzine possono andare l'università, residenze, laboratori e aule".

L'investimento per la realizzazione del nuovo policlinico sarà di circa 500 milioni di euro. Rocca non ha voluto rivelare l'ubicazione esatta del polo ospedaliero, ma probabilmente l'area individuata è sulla Tiburtina, nei pressi dell'ospedale Pertini e, come anticipato, vicino al nuovo stadio della Roma. Ma il governatore ha assicurato che "l'opera non rappresenterà un problema per la viabilità".

Nell'attuale area dell'ospedale, tra Castro Pretorio e Viale Regina Margherita, resteranno circa 300 posti letto per pazienti e resteranno le aule universitarie e i laboratori. Il resto sarà spostato a Pietralata.

"Stiamo definendo gli ultimi dettagli: ormai la strada è tracciata, abbiamo fatto tutte le verifiche tecniche per cercare di capire se era possibile lasciare la struttura nell'area attuale, quindi rimanere adiacenti, ma non è possibile. Non possiamo più perdere tempo e dobbiamo passare alla fase successiva. Se partiamo tra un mese, entro quattro anni possiamo realizzarlo. Non ci sarà la conferenza dei servizi, quindi i tempi si accorciano, perché non c'è la questione urbanistica, il terreno è già destinato all'area sanitaria e la volumetria è conforme".

Il problema più grande: il traffico nella zona

Tra circa dieci giorni si parlerà della questione al tavolo istituzionale tra Regione e l'Università Sapienza, al quale sarà convocato anche il Comune di Roma per la parte urbanistica.

Come detto, il rischio più grande è che l'area scelta, quella di Pietralata, possa risultare troppo congestionata per la viabilità, in quanto nello stesso quadrante è prevista la realizzazione del nuovo stadio della Roma. "Lo stadio non rappresenta un problema, perché è presente già l'ospedale Pertini. Quindi il problema della viabilità è dell'accessibilità non ci sarebbe se fosse quella l'area. Il problema dello stadio non si pone".

In realtà, tuttavia, già la presenza dell'ospedale Pertini pone una serie di questioni sulla viabilità e sul traffico del quadrante. Di fatto, tra l'altro, il nodo della viabilità è proprio quello più critico secondo quanto emerso dal dibattito pubblico sullo stadio, che si è concluso pochi giorni fa.

Il nodo traffico, il guaio più critico per lo stadio e l'ospedale

Per esempio, Legambiente Lazio, ha rilevato come il tema dei trasporti sia decisivo, dal momento che non è previsto "un potentissimo potenziamento del Tpl". Portare il traffico che si genera attualmente all'Olimpico nella zona di Pietralata "significherebbe un’ecatombe e la paralisi per l’intero quadrante cittadino".

E ancora, il progetto preliminare presentato dalla Roma (in attesa di quello definitivo che la società giallorossa dovrà presentare nei prossimi mesi) non prevedeva, secondo le associazioni ambientaliste, corsie completamente dedicate all'entrata e all'uscita del vicino ospedale Pertini nei momenti di picco di afflusso allo stadio.

Figurarsi, se nell'area dovesse sorgere il nuovo Policlinico Umberto I, ben più imponente come dimensioni e numero di pazienti del Pertini. Nonostante Rocca sostenga il contrario, è chiaro che il tema mobilità nel quadrante sarà centrale nelle decisioni che saranno prese nei prossimi mesi. Il rischio è quello di creare, con stadio e nuovo ospedale, la tempesta perfetta per il traffico nel quadrante Nord-Est della Capitale.

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