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Lazio in bilico tra zona gialla e zona arancione, cosa dice il dpcm e da cosa dipende la decisione

Il Lazio è in bilico, sospeso tra zona gialla e zona arancione. Perché i numeri sono buoni e fanno sperare in una riduzione delle restrizioni, ma le regole contenute del dpcm dello scorso 3 novembre, come abbiamo anticipato due settimane fa, sono chiare: per passare da zona arancione a zona gialla i dati sull’andamento dei contagi devono essere ‘buoni’ per almeno 14 giorni.
A cura di Enrico Tata
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La decisione arriverà fra poche ore. E sarà ufficializzata, come di consueto, dall'ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che decreterà l'eventuale cambio di colorazione di alcune regioni italiane. Il Lazio è in bilico, sospeso tra zona gialla e zona arancione. Perché i numeri sono buoni e fanno sperare in una riduzione delle restrizioni, ma le regole contenute del dpcm dello scorso 3 novembre, come abbiamo anticipato due settimane fa, sono chiare: per passare da zona arancione a zona gialla i dati sull'andamento dei contagi devono essere ‘buoni' per almeno 14 giorni. Nella rilevazione di venerdì 22 gennaio il Lazio presentava numeri da zona gialla (contagi in calo, rischio moderato, indice Rt inferiore a 1) e probabilmente il trend verrà confermato dal report di oggi. Il ‘problema' è che, stando alle regole, il conteggio dei 14 giorni partirebbe dal primo giorno di ‘zona arancione': significa, cioè, che il Lazio potrebbe tornare giallo solo in seguito alla pubblicazione dei dati di venerdì 5 febbraio e quindi, in pratica, da domenica 7 febbraio, dal momento che le ordinanze di Speranza entrano in vigore la domenica. Il Lazio è entrato in zona arancione domenica 17 gennaio in seguito al monitoraggio del 15 gennaio, che faceva riferimento ai dati della settimana dal 4 al 10 gennaio. Dal 17 gennaio, quindi, bisogna calcolare almeno 14 giorni. E di conseguenza, in teoria, per il passaggio di zona bisognerà attendere la pubblicazione dei dati di venerdì 5 febbraio, che faranno riferimento alla settimana che va dal 25 al 31 gennaio.

La Regione Lazio era fiduciosa sul passaggio in zona gialla

Nei giorni scorsi la Regione Lazio aveva fatto trapelare ottimismo sulla possibilità di un passaggio in zona gialla già da domenica 31 gennaio. Ma nelle ultime ore il ministero della Salute ha smorzato gli entusiasmi richiamando le regole contenute nel dpcm, che, ricordiamo, sono queste:

Il Ministro della salute, con frequenza almeno settimanale, secondo il procedimento di cui al comma 1, verifica il permanere dei presupposti di cui ai commi 1 e 2 e provvede con ordinanza all'aggiornamento del relativo elenco, fermo restando che la permanenza per 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive comporta la nuova classificazione. Le ordinanze di cui ai commi precedenti sono efficaci per un periodo minimo di 15 giorni e comunque non oltre la data di efficacia del presente decreto.

I dati del Lazio sono da zona gialla

Il 17 gennaio il Lazio è entrato in zona arancione, ricordiamo, sostanzialmente perché l'indice Rt era superiore a 1, la classificazione complessiva del rischio era ‘alta', i contagi e i focolai erano in aumento e il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti di terapia intensiva e in quelli ordinari era superiore alla soglia di guardia fissata dal governo. Tutti questi indicatori sono in miglioramento e ieri la Regione Lazio ha annunciato che l'indice Rt, che misura la contagiosità del virus, è tornato a quota 0.73.

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